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Galeone: «Io al posto di Thiago non lascerei mai una città e un club come Bologna» (Corriere di Bologna)

L’ex storico allenatore del calcio italiano Giovanni Galeone in un’intervista al Corriere di Bologna commenta la splendida stagione rossoblù

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Thiago Motta

Giovanni Galeone, storico allenatore e innovatore del calcio italiano, in una splendida intervista rilasciata al Corriere di Bologna ha parlato dell’incredibile stagione dei rossoblù. Oggi 83enne, nella sua carriera Galeone ha allenato tra le altre Pescara (con cui ha raggiunto la promozione dalla B alla A ben 2 volte), Udinese e Perugia, rivoluzionando lo stile di gioco nel nostro paese.

La sua filosofia è sempre stata contraddistinta da uno stile spettacolare più interessato alla fase offensiva rispetto a quella difensiva, e le sue idee hanno influenzato molto quei suoi ex giocatori che adesso sono diventati i tecnici di top club della Serie A, come Allegri e Gasperini (entrambi avuti al Pescara).

Una stagione incredibile

Innanzitutto Giovanni ci tiene a complimentarsi con il Bologna e soprattutto con Thiago Motta: «Non ho visto tutte le partite rossoblù, ma Thiago Motta è molto molto bravo. Ha un gioco propositivo, ha dato un’identità chiara alla squadra valorizzando giocatori anche in ruoli diversi da quelli in cui giocavano in precedenza: penso a Saelemaekers, ma non solo. Ha soluzioni velide, le alterna e opera una ricerca continua del gioco, sempre e comunque senza essere stopposo nel giro palla».

In seguito, dati gli ultimi pareggi ottenuti dai felsinei l’ex-mister fa una considerazione anche sulla difficoltà del Bologna nell’affrontare squadre chiuse: «In certe gare manca un po’ un centravanti classico, con le relative difficoltà. A Roma, contro una squadra che giocava per vincere, Zirkzee e la squadra hanno fatto una grande prestazione: l’impressione è che contro formazioni che se la giocano alla pari il Bologna abbia molte chance di vittoria, viceversa è un po’ in difficoltà contro avversarie accorte.

Il predestinato

Il merito della cavalcata dei rossoblù secondo Galeone va riconosciuto principalmente all’allenatore, visto come una sorta di predestinato già dai tempi delle giovanili del PSG: «Nessuno ha perso meno di Inter, Bologna e Juventus: la continuità è importante. Motta non mi stupisce: lo seguo dal settore giovanile del PSG e ricordo bene che era considerato il futuro allenatore della prima squadra. A Spezia ha fatto bene, ne parlai anche con Galliani che era del mio stesso parere ed è molto considerato tra i suoi colleghi».

Anche le scelte importanti prese dall’italo – brasiliano hanno colpito Giovanni in questa stagione: «Non lo conosco, mi sembra un tipo particolare: ha preso decisioni non facili, penso ad Arnautovic che non è certo scarso ma forse non svolgeva i compiti che chiedeva. Fa scelte non facili e magari impopolari senza paura di essere contestato: è una qualità».

Infine, Galeone ci tiene a dare un consiglio a Thiago Motta per il suo futuro più prossimo. L’ex allenatore elogia Bologna, sia coma città, sia come club: «Secondo me il Bologna va in Champions e una piazza come quella non si lascia per nessuno in Italia. Non si va via da Bologna perché è la storia del calcio: penso alla splendida squadra dello scudetto del 1964, ma non solo. È una piazza che ama il calcio e ne capisce: allenai tre anni la Spal e allora il Bologna era in C con noi, lì se non giochi bene si mettono a ridere. In Emilia sono professori di calcio: quando sviluppi un gioco come Motta li conquisti e io, al posto di Thiago, non lascerei mai nella vita una città e un club come Bologna».

Fonte: Alessandro Mossini, Corriere di Bologna

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