Bologna FC
Rdc – Donadoni: “Basta domande sul mio futuro” – 21 mar
“Sono l’allenatore del Bologna, e sono felice di esserlo. Anzi, a dirla tutta, sono anche stanco di rispondere sempre a domande sul mio futuro”. Chiare e dirette le parole di Roberto Donadoni nel post partita di Atalanta-Bologna riportate anche da Massimo Vitali sul Resto del Carlino di oggi, parole che sembrano invitare la piazza bolognese, e non solo, a concentrarsi di più sul campo e sui risultati piuttosto che sul suo futuro. Il mister non ha tutti i torti, dato che il Bologna è entrato da un mese a questa parte in un periodo d’ombra da cui non riesce proprio ad uscire. La squadra che affrontava tutte le partite di petto, arrivava sempre prima sul pallone e riusciva a reagire a tutti i colpi subiti dagli avversari ha lasciato posto ad un gruppo che scende in campo molle e si arrende alle prime difficoltà: “Abbiamo interpretato la gara nel modo sbagliato. Nel primo tempo abbiamo concesso 2-3 ripartenze facili all’Atalanta subendo poi due gol che hanno dell’incredibile. In quelle situazioni dobbiamo essere più cattivi ed arrivare per primi sul pallone, e mi riferisco anche alla fase offensiva, dove, nel secondo tempo, abbiamo messo in area qualche buon pallone, ma loro arrivavano sempre prima di noi”.
Sicuramente è deluso Roberto Donadoni, anche perché, avendo inserito dall’inizio giocatori che giocano meno, sperava di avere forze fresche e dinamiche in campo, ma così non è stato, e questo, unito a qualche errore arbitrale di troppo, sicuramente ha penalizzato la squadra: “Quando in campo scende chi gioca meno ti aspetteresti che abbia più energia rispetto agli altri, ma non è stato così, siamo stati tutti molli e abbiamo perso tutti i contrasti decisivi. Per quanto riguarda l’arbitro, oggi ha sicuramente commesso degli errori, ma così come li abbiamo commessi noi. Per questo preferisco guardare in casa nostra”. Infine la chiusura è, chiaramente, legata alle indiscrezioni sul suo futuro, argomento a cui Donadoni dovrà fare l’abitudine per queste ultime otto partite: “Il mio futuro adesso è il Bologna. Ho un contratto e sono orgoglioso di sedere su questa panchina, il resto sono solo chiacchiere. E soprattutto non è vero che l’incontro a Casteldebole con Saputo sarà decisivo. E’ un normalissimo incontro tra proprietario ed allenatore”.
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