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Bologna

La fabbrica del gol: 14 rossoblù a segno (Il Resto del Carlino)

Una vera e propria “cooperativa del gol”: da Zirkzee ed Orsolini fino a Ndoye e Posch, andati a segno proprio contro il Napoli

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Roma-Bologna Thiago Motta
L’esultanza dei giocatori del Bologna (©Damiano Fiorentini)

Con i gol di Dan Ndoye e Stefan Posch sale a 14 il numero di giocatori andati a segno quest’anno. I due giocatori hanno scelto la partita più importante e delicata per sbloccarsi: se per Posch, autore di 6 marcature lo scorso anno, ha fatto specie sbloccarsi praticamente a fine campionato, per Ndoye è stata una vera e propria liberazione. Dopo aver “rubato” il posto da titolare ad Orsolini, l’esterno svizzero ha finalmente trovato la tanto agognata gioia personale.

A questo Bologna non serve un bomber

Forse una delle caratteristiche più belle della squadra di Motta è la non dipendenza da un vero e proprio bomber. Se Zirkzee ed Orsolini sono i giocatori con più marcature (11 e 10) al seguito ci sono comunque i 6 gol di Ferguson, i 5 di Fabbian e i 4 di Saelemaekers. Seguono poi Lykogiannis, De Silvestri, El Azzouzi e Odgaard con 2 reti e infine Beukema, Moro, Freuler, Ndoye e Posch con 1 gol.

Ognuno di loro ha posto un importante mattone nella stagione rossoblù, culminata con la qualificazione in Champions League. Renzo Ulivieri ha coniato l’espressione “la cooperativa del gol” che riassume alla perfezione l’annata del gruppo di Thiago. Nella vittoria del campionato di B del 1995-96, il capocannoniere della squadra fu Carlo Nervo con soli 7 gol segnati.

Verso la Juventus

Senza Zirkzee, uscito anzitempo dalla sfida col Napoli, Thiago affiderà le chiavi dell’attacco a uno tra Castro e Odgaard. I due attaccanti presentano caratteristiche molto differenti da Joshua, ma questo non sembra turbare più di tanto Thiago, sempre pronto a trovare nuove soluzioni.

Chissà che Orsolini non possa ritrovare la titolarità nel penultimo match di campionato: l’esterno ascolano, nonostante le quattro panchine titolari, sabato notte era tra i più contenti e scatenati al rientro da Napoli. Tutto ciò sta a dimostrazione del clima che si respira e si è respirato per tutta la stagione: l’importanza del noi davanti all’io e la forza del gruppo.

Fonte: Il Resto del Carlino, Massimo Vitali

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