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Guidolin: «Bologna è speciale, al Dall’Ara capisci l’amore della gente» (Il Resto del Carlino)

L’ex tecnico rossoblù ha ricordato i suoi anni sotto le due torri esprimendo felicità e soddisfazione per il risultati di questo Bologna

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Guidolin Bologna è speciale
Francesco Guidolin (©X: Swansea City)

Una delle settimane più belle ed entusiasmanti nella storia del Bologna; una storia fatta di sofferenze e imprese sfiorate, che ora, dopo tanti anni, si sono concretizzate con la qualificazione alla prossima Champions League. Nel passato rossoblù c’è anche Francesco Guidolin, che sulla panchina felsinea sfiorò la qualificazione alla massima competizione europea nel 2002.

5 maggio 2002

«La mia era una squadra meravigliosa, che fino all’ultimo è stata in corsa per il quarto posto. Io ci credevo, nello spogliatoio ci credevamo tutti. Poi è arrivato il tonfo di Brescia all’ultima giornata (3-0) e ci crollò il mondo addosso. È stato l’epilogo più amaro di tutta la mia carriera». Questo il ricordo del classe ’55 che a Bologna passò anche come giocatore nella stagione 82-83 (24 presenze e 1 gol).

12 maggio 2024

«Ho visto una Piazza Maggiore piena di tifosi, scene di gioia indescrivibile. Bologna in questo è speciale: quando metti piede al Dall’Ara capisci subito l’amore che ha la città per la squadra. Così come quando giri per strada. Succedeva a me vent’anni fa, figurarsi dopo questo trionfo». L’entusiasmo descritto da Guidolin sulle colonne del Carlino è palpabile, l’amore e le attenzioni per questo gruppo sono andate in crescendo durante l’arco della stagione e ora ci si chiede anche di chi siano i meriti per un impresa che mancava da così tanto: «Non si vince mai da soli. Quando nel calcio le cose funzionano a meraviglia è perché dietro c’è un lavoro di squadra che comprende tutti». 

Sul futuro di Motta

Tanto è cambiato con l’arrivo di Motta, che seguendo le linee di forza tracciate in passato ha fatto fare un ulteriore step in avanti alla squadra, valore riconosciuto anche da tante società che ora lo vorrebbero sulla loro panchina. Guidolin dice la sua in base alle alla sua esperienza: «Non son nella condizione di dare un consiglio a Thiago: posso solo dire quello che, in una situazione analoga ho fatto io. A Udine ho conquistato un posto in Europa per quattro stagioni e mi arrivarono offerte importanti. Ma io avevo capito che quella era la mia dimensione e decisi di restare. Quando ti senti a casa è tutto più facile». La certezza rimane quella che il Bologna vorrebbe trattenere Thiago sotto le due torri.

Il nativo di Castelfranco Veneto mette poi l’accento sulla certezza di avere almeno otto gare da potersi giocare nella prossima Champions, ricordando come, quando per due volte si qualificò con l’Udinese dovette fermarsi ai preliminari senza avere accesso ai gironi: «Diciamo che il Bologna è stato bravo anche ad andare in Champions nella stagione giusta». 

Fonte: Massimo Vitali – Il Resto del Carlino

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