Bologna FC
Da Cremonini a Barbieri: quanti complimenti illustri per la Champions
Congratulazioni, esultanze, omaggi commossi: i bolognesi doc del mondo dello spettacolo hanno sottolineato lo straordinario successo rossoblù.
Come e quanto lo Sport possa unire un popolo lo raccontano le immagini di una Piazza Maggiore stracolma dopo la vittoria dell’Atalanta sulla Roma. Un successo straordinario, inaspettato per certi versi, quello che il Bologna ha conquistato accedendo alla Champions League, aggiungiamo anche meritatamente, sul campo. Di fronte a squadre ben più attrezzate, economicamente, forse atleticamente. Ma non chiamatela stagione dei miracoli: ogni rossoblù, dal terzo portiere sino al primo attaccante, ha avuto un ruolo di rilievo. Mai marginale, sempre fondamentale. E con grinta, determinazione, organizzazione (tecnica, tattica), e perchè no, anche talento, non ha mai mollato la presa sul sogno. Neanche quando la “pareggite” appariva insuperabile, e le dirette avversarie accumulavano punti avvicinandosi.
Congratulazioni e occhi lucidi
Ma di questo Bologna in campo, c’è stato un Bologna fuori dal campo. Il dodicesimo uomo, che si presentava puntualmente al Dall’Ara, sotto la pioggia e con il sole cocente a metà agosto. Quello stesso Bologna che lunedì, nonostante un giorno feriale, nonostante il risultato già raggiunto, nonostante l’orario forse improponibile, sarà lì, all’ombra della Torre. Per sfidare con la voce e con le lacrime la Juventus di Allegri, fresca vincitrice della Coppa Italia. E si sarà già capito che questo uomo è il popolo rossoblù. Di generazione, in generazione, passando per un’altra generazione, sempre restato vicino ai colori sgargianti della maglia e dello stemma. Tra questi ci sono coloro che non si sono dimenticati dell’incubo retrocessione, e chi magari era troppo giovane per viverla. E che ora vivono, come parte attiva, da protagonisti anche se non in campo, quello che Orsolini e compagnia hanno raggiunto.
Sotto gli occhi del mondo
Ma questo successo non è ovviamente passato in secondo piano anche fuori dalle mura emiliane. In Italia e all’estero si continua a parlare di Zirkzee, di Thiago Motta, di tutti gli artefici di una stagione meravigliosa. Che forse saluteranno, forse no, non è questa la sede. Resta indelebile però che certi sogni non possono essere dimenticati, e meritano una menzione nella memoria infinita di una società che l’Europa dei grandi non la vedeva da quasi 60 anni. Ed è anche ovvio che, passando sotto gli occhi del mondo, siano inevitabili i complimenti. Dei tifosi, certamente, dei non tifosi (vedasi Juric) anche. E dal mondo dello spettacolo.
Quanti complimenti per la Champions
Di questo mondo dello spettacolo sono in tantissimi ad essersi congratulati con il Bologna. A partire da Cesare Cremonini, che sui Social non si è lasciato scappare l’occasione di fare sentire al suo pubblico il suo incommensurabile talento. Tifoso rossoblù da sempre, il cantante della “Nuova Stella di Broadway” ha omaggiato commosso la squadra di Motta suonando al pianoforte le note della Champions League. Meno romantico ma sempre entusiasta è stato anche un altro bolognese doc come lo Chef Bruno Barbieri. Il pluripremiato cuoco ha detto a Sky: «Bologna è una città che ti prende, è una città che ti dà la possibilità di ricominciare. Lo abbiamo visto con Baggio. Il popolo, la città ti ama, è un momento straordinario». Poi, in merito al futuro del tecnico italo-brasiliano, cercato dalla Juve, ha aggiunto: «Thiago Motta è un grandissimo allenatore. Sono estremamente convinto che rimarrà a Bologna perché ha portato la squadra ai vertici e ha raggiunto la Champions. Perché se ne dovrebbe andare? Sono molto convinto che Thiago Motta rimarrà perché credo che abbia capito che Bologna lo ama, tutti sono con lui e non c’è bisogno di andare alla Juventus». Indubbiamente, parole trascinate dall’entusiasmo, ma che tutti i tifosi sperano si verifichino. E ancora, ma non per ultimo, anche Gianni Morandi, anch’egli storia della città, che su Facebook non si è trattenuto e ha lasciato una promessa: «Voglio seguire tutte le trasferte in Europa, non prendo altri impegni. Forza Bologna!».
Insomma, un popolo intero, personalità dello spettacolo e una città mobilitata ed oggi sognante. D’altronde, il motto resta: “Sempre per unire, mai per dividere“.
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