Bologna FC
La leggenda di Fort Dall’Ara (Più Stadio)
Lo Stadio Dall’Ara, diventata una fortezza in questi mesi, ha visto la maggior parte dei punti fatti in questo percorso Champions. Ma c’è un’ultima fatica da portare a termine.
Siamo onesti: nessuno mai avrebbe potuto pensare che la partita più importante della stagione si sarebbe giocata a Fort Dall’Ara con i più “Invisi”(permetteteci questa caduta di stile, ma tant’è) avversari di sempre. E tutto questo a 180 minuti dal termine del campionato: una sceneggiatura degna delle migliori firme nel campo delle serie crime, tante sono le coincidenze che albergano in questo finale di torneo.
E se ipotizziamo (il se davanti è grande come un grattacielo) una partita bellissima e tiratissima, davanti a oltre 30mila spettatori (per lo più tifosi rossoblù) con una vittoria finale, anche il terzo posto sarebbe una conquista straordinaria (Atalanta permettendo). Una vittoria ci renderebbe imprendibili ai bianconeri, a una partita dal termine, per via della classifica avulsa degli scontri diretti, e solo l’Atalanta potrebbe farci lo sgambetto per la terza piazza, ma le occorrono due vittorie per superarci, altrimenti continuerebbe, nella classifica finale, a leggerci la targa. Spiegheremo anche questo in seguito.
La leggenda di Fort Dall’Ara
Nella retorica di una leggenda ci deve essere sempre un fondo di verità e la verità, quella inequivocabile, si aggrappa di solito ai numeri: al Dall’Ara i ragazzi di Thiago Motta sono secondi, dietro alla corazzata Inter , nella classifica dei punti ottenuti fra le mura domestiche. Sono infatti 40 i punti ottenuti in casa dai rossoblù, contro i 45 dei nerazzurri, davanti a Milan (39) e Atalanta (38), l’unica che potrebbe sorpassare l’indiavolato cammino del Bologna, perchè le ultime due partite (Torino e Fiorentina) sono al Gewiss Stadium.
Per adesso le uniche due sconfitte in casa sono state causate dalle due milanesi, alla prima (col Milan, 0 a 2) e alla 28esima (con l’Inter per 0 a 1), ed in entrambi i casi il Bologna non ha mai perso fisionomia e personalità, proponendosi sempre in avanti e rendendosi pericola. Le altre solo pareggi (4) e vittorie (12), per un cammino mostruoso.
E qui la festa?
I titoli di cosa di questo campionato saranno festosi, soprattutto per la coreografia che ci sarà dentro lunedì a Fort Dall’Ara, sia nei distinti, sia in curva, con uno spettacolo di luci e di colori. Mercoledì poi il gran finale: pulman scoperto che parte dalla curva Bulgarelli e arriva in piazza, giusta apoteosi per una squadra che ha vinto il “suo scudetto”, assolutamente impensabile 200 giorni fa. E 67 punti (per adesso, ndr) sono un record: ma si sa che i record sono fatti per essere battuti. Ma per quello e per tanti discorsi ci diamo appuntamento alla prossima stagione.
(Fonte Davide Centonze – Più Stadio)
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