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Lo show di Riccardo Calafiori con ospite Luciano Spalletti: squillo per l’Europeo?

Riccardo Calafiori ha calato l’asso contro la Juventus, tutto davanti agli occhi di Luciano Spalletti: ora la scelta spetta proprio al CT.

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Riccardo Calafiori (© Damiano Fiorentini)
Riccardo Calafiori (© Damiano Fiorentini)

Un minuto e trenta secondi. Tanto ci ha messo Riccardo Calafiori per sbloccare Bologna-Juventus. Un gol cercato e voluto, come rivelato dallo stesso 33 Rossoblù nel post-partita. Lo stesso Riccardo, sui social, poi ha rilanciato: «Così è troppo però». A cosa fa riferimento? Ad una doppietta da giocatore totale: al 53′ arriva lesto dalla trequarti su un recupero palla, entra in area e a tu per tu tira fuori un cucchiaio da attaccante vero, da uno che sembra averlo fatto tante altre volte. Una prestazione da 8,5 in pagella per il classe 2002, tutto sotto gli occhi attenti del CT dell’Italia, Luciano Spalletti, il quale ha sicuramente sottolineato nel suo taccuino il nome di Riccardo Calafiori.

Riccardo Calafiori, una continuità da veterano

Sembra ieri: Casteldebole, conferenza stampa di presentazione di questa promessa delle giovanili della Roma, passato da un infortunio drammatico e dalla Svizzera, dove si è ritrovato appieno come calciatore. Riccardo è sicuro: è a Bologna per imporsi, per far vedere chi è e per restare. Sarebbe un terzino, ma dopo solo un mese eccolo schierato come difensore centrale: l’intuizione perfetta. Riccardo Calafiori si sistema lì e non esce più: dimostra una consapevolezza da grande giocatore, sia in fase difensiva e sia in fase di conduzione palla, con le sue discese nel centro del campo diventate un marchio di fabbrica, targate con il 33. La prima prestazione negativa arriva a Cagliari, ma anche quella viene dimenticata in fretta: inciampare per poi rialzarsi sempre più forte, chi meglio di lui può incarnare questa frase?

Gli occhi puntati non lo fanno cedere: Spalletti sembra sapere già come finirà

A marzo sembra tutto pronto per l’approdo di Calafiori in Nazionale: non ci sono dubbi che Riccardo meriti un posto tra i convocati per le amichevoli in America, proprio in vista dell’Europeo. Ma, c’è un ma: l’Under 21 deve assolutamente vincere le proprie partite di qualificazione all’Europeo di categoria, e Calafiori – questo, soprattutto – è un fattore determinante. Lo stesso Spalletti lo “ha lasciato” agli Azzurrini in più di un’occasione, e fa bene. Fa bene? Certo, lo dice lui stesso e anche Riccardo: tutti sanno, implicitamente, che è la prestazione quello che conta, e Calafiori addirittura in under 21 l’ha tirata fuori anche da mezz’ala. Torna a Bologna e nulla cambia: Thiago Motta gestisce l’impiego del suo ragazzo, tra qualche noia fisica e una diffida che il buon Riccardo si è portato fino ad oggi: segnare sul taccuino, zero ammonizioni in campionato dall’11 febbraio, perché a lui sembra non serva fare fallo.

L’ultimo ballo al Dall’Ara è il suo: Riccardo Calafiori “vede” la Nazionale

Torniamo ad oggi, o meglio, a ieri. Abbiamo già detto, all’inizio, di quella che è stata la “notizia” della partita, e cioè la sua inaspettata doppietta. Ma questo quasi porta a dimenticare che è un difensore centrale, e che con lui Vlahovic – non uno qualunque, ma uno dei più forti attaccanti della Serie A – non riesce a girarsi nemmeno una volta verso la porta. Ormai non fa più notizia. Perché qui a Bologna lo sanno tutti e ci si è quasi “abituati” a vedere prestazioni di livello da parte di Riccardo. Luciano Spalletti, nemmeno un mese fa, è passato per il “Galli” a visitare i Rossoblù e sembra quasi una conferma.

A Riccardo, però, non è bastato. Ha letteralmente calato l’asso di fiori con ieri sera, quasi a volersi prendere tutto, anche un posto in Azzurro verso la Germania. Ora sta a Spalletti la decisione finale, ma Luciano è uomo di calcio, quello vero, e in cuor suo sa già.

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