Auguri Rossoblù: L’ala che galoppava tra la A e la B – 3 mar

Il calcio, dal giorno della sua nascita, è un essere in continua trasformazione: cambiano gli schemi, viene introdotta la tecnologia ma, soprattutto, iniziano a scomparire certi tipi di giocatori: il libero è oramai un triste ricordo e, a breve, potrebbe fargli compagni l’ala, ruolo ormai dimenticato e sostituito con giocatori con caratteristiche decisamente differenti. A Bologna di ali che lasciarono il segno ce ne furono tante, ma quest’oggi ci concentriamo su un giocatore quasi nostalgico, che a Bologna giocherà in due periodi differenti, che risponde al nome di Marco Schenardi. Marco era la classica ala veloce e imprevedibile, capace di saltare facilmente l’uomo e proiettarsi verso l’area avversaria. Se dovessi pensare ad un animale che potrebbe assomigliargli, sceglierei senza dubbio un cavallo, animale che non conosce, o quasi, la fatica, e si dedica a lunghe sgroppate sulla fascia, come se stesse inseguendo un qualcosa che sembra scappargli via metro dopo metro. Quel qualcosa potrebbe essere una big, visto che Marco ha sempre giocato in squadre provinciali, tra tristi retrocessioni ed emozionanti promozioni. Oggi Marco compie 48 anni e al momento allena in serie minori, a conferma del fatto che il calcio è difficilmente estirpabile dalle vite di chi con un pallone ci ha passato una buona fetta della propria vita. Auguri a tutti coloro che, testa bassa, percorrono quella dannata fascia una quantità innumerevole di volte a partita, poiché sanno che la vita, spesso, è fatta di momenti nei quali correre il più veloce possibile senza mai voltarsi è la cosa migliore da fare.

(in foto Marco in veste di allenatore)

(foto professionecalcio)

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