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La storia di Italiano: una vita intera dedicata al pallone (Il Resto del Carlino)

Il nuovo tecnico rossoblù Vincenzo Italiano ha dedicato tutta la sua vita al calcio: ora è pronto a scrivere un nuovo capitolo alla guida del Bologna

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panchina rossoblù Italiano
Vincenzo Italiano (© profilo Facebook Fiorentina)

C’è sempre stato un po’ di Bologna nella storia di Vincenzo Italiano. È proprio al Dall’Ara infatti che il neo tecnico rossoblù ha esordito come calciatore in Serie A, in un lontano Bologna – Verona terminato 6-1 per i felsinei il due febbraio 1997. Sulla panchina degli scaligeri allora sedeva Gigi Cagni che, nella ripresa, decise di far salire per la prima volta come regista basso un diciannovenne originario della Sicilia, per regalargli il debutto nella massima serie.

A quella “tragica” partita contro il Bologna vanno sommate altre 259 presenze con la maglia dell’Hellas, che fanno di Vincenzo il sesto giocatore della storia del club con più partite giocate.

Il pallone è sempre stato un’ossessione per Italiano. Lui che l’ha vissuto in tutte le categorie, dalla D fino alla Conference League (e tra poco pure in Champions), può dire di aver fatto la gavetta necessaria per potersi meritare i grandi palcoscenici. Si è guadagnato 3 finali nelle ultime stagioni, purtroppo tutte finite male, ma questo non toglie merito al suo lavoro ed ora avrà la possibilità di fare un ulteriore step in avanti sotto le Due Torri. Con Sartori e Di Vaio il mister sta già iniziando a preparare il futuro, pianificando le prime mosse di Calciomercato.

La sua storia

Nato per caso a 46 anni fa a Karlsruhe, in Germania, Vincenzo all’età di 6 anni torna ad abitare ad Agrigento, il paese d’origine dei suoi genitori. Da calciatore come abbiamo detto ha giocato per molti anni al Verona, mentre inizia la sua carriera da allenatore in serie D alla Vigontina (Padova). Passa poi ad un’altra squadra della stessa categoria, l’Arzignano Valchiampo, con la quale arriva terzo in campionato, per poi vincere un campionato di C1 alla guida del Trapani.

Pochi dopo inizia la sua storia allo Spezia, uno dei capitoli più importanti della sua vita da allenatore vista la storica conquista della Serie A nel 2021. Purtroppo, la storia coi liguri non termina nel migliore dei modi e dopo un rinnovo biennale, quella stessa estate Italiano decide di passare alla Fiorentina, squadra in cerca di un mister dopo l’addio di Gattuso.

Un po’ come Thiago, Vincenzo dopo stagioni meravigliose con una piazza che gli ha dato tutto decide di voltargli le spalle, proprio perché nel calcio purtroppo i sentimenti non la fanno da padrona.

Extra calcio

Nella famiglia di Italiano tutti respirano calcio 24 ore 24. I figli Christian e Riccardo sono ovviamente i fan più sfegatati, con il secondo dei due che addirittura gioca nell’Under 17 della Fiorentina. Una volta Vincenzo ha dichiarato: «Ma è possibile non avere nessun’altra passione oltre al calcio?», e diciamo che lui rispecchia a pieno questo ragionamento.

Anche quando parla della sua amata Sicilia, terra di cui è innamorato soprattutto per la presenza del mare, il tecnico non fa altro che fare riferimenti al pallone: «A Trapani e La Spezia nei momenti di difficoltà della stagione spesso andavo a chiedere consiglio al mare».

Per sua sfortuna a Bologna non potrà respirare la brezza marina, ma nel capoluogo emiliano avrà modo di trovare supporto nell’ amore infinito della gente.

Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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