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Europei Atletica Leggera – Day4: ancora medaglie, Fantini oro e Tortu argento
Ancora due medaglie, che portano a 17 il numero complessivo, per la compagine azzurra. Oro di Sara Fantini e argento di Filippo Tortu
Ancora due medaglie per la squadra azzurra ai campionati europei di Roma, che arriva così a quota 17 medaglie. Ieri sera, infatti, Filippo Tortu e Sara Fantini hanno conquistato due medaglie molto diverse nel significato.
Che Sara Fantini: campionessa d’Europa di carattere
È di Fidenza e si allena a Bologna la martellista azzurra Sara Fantini, che agli scorsi mondiali di Budapest aveva già dimostrato di essere diventata una delle migliori lanciatrici al mondo. Ieri sera però, dopo essere stata in testa nei primi due lanci è superata da due atlete che la fanno scivolare fino alla terza piazza.
Ecco che la figlia d’arte (papà era stato finalista olimpico nel peso ad Atlanta 1996) tira fuori gli artigli e scaraventa l’attrezzo lontanissimo, oltre un metro e mezzo dalla polacca al comando. Nessuna riesce più a raggiungerla e Sara Fantini si laurea campionessa d’Europa. Bellissimo sentirle dire, avvolta dal tricolore, alla sua allenatrice: «ma come abbiamo fatto!?»
Tortu: un argento amaro?
Tutta un’altra questione quella del milanese Filippo Tortu. Dopo aver corso una semifinale magistrale di rara bellezza tecnica e chiusa con il gran tempo di 20″14, tutti si aspettavano da Filippo il titolo europeo.
Ma il classe 1998 campione olimpico a Tokyo con la 4×100 (e bronzo agli scorsi europei del 2022) parte senza quella decontrazione tanto perfetta quanto funzionale del giorno prima. Quando entra nel rettilineo è in testa a spalla con lo svizzero in nona corsia. Filippo si irrigidisce, smette di essere fluido e l’elvetico scivola via, inesorabile.
Tortu si mette le mani al volto e si piega per terra per la delusione, lui in primis si aspettava un altro risultato.
Ma anche noi dobbiamo sputare su un argento? La risposta è no. Nella lunghissima storia dei 200 ai campionati europei solo tre erano le medaglie conquistate dagli azzurri: due ori di Pietro Mennea e un argento di Sergio Ottolina. Quindi lasciamo che sia Filippo l’unico a disperarsi per una vittoria sfumata, ricordando che sono esseri umani con insicurezze e paure come tutti.
Gli altri azzurri di ieri sera
Nella serata c’è stata anche la finale dei 400, con l’azzurro Luca Sito ai blocchi di partenza. Dopo l’argento nella staffetta mista e il record italiano stabilito nella semifinale, il giovane talento è stanco e affaticato. Dopo un passaggio decisamente veloce ai 200 che lo porta all’ultimo rettilineo insieme ai forti avversari, le gambe del lombardo smettono di girare come si deve scomponendo l’azione. Sul traguardo Sito arriva in quinta posizione: un grandissimo risultato comunque per un giovane talento esploso quest’anno e alla prima esperienza ad un campionato europeo.
Molinarolo e Bruni nell’asta
Elisa Molinarolo e Roberta Bruni con due gare comunque valide chiudono la finale del salto con l’asta rispettivamente al sesto e settimo posto.
La mattina di ieri
In mattinata c’è stata invece la bella vittoria nelle semifinali dei 400 ostacoli di Alessandro Sibilio. Il napoletano, controllando sul finale, chiude con il miglior tempo delle tre semifinali. Anche la parmense Ayomide Folorunso conquista il passaggio per la finale dei 400 ostacoli.
Infine, nelle batterie dei 1500 metri maschili tutti e tre gli italiani (Pietro Arese, Federico Riva e Ossama Meslek) passano in semifinale.
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