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La Virtus cade in quel di Pistoia per 88-76 – 11 apr

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Virtus: Il primo quarto non basta. (parziali: 21-26; 46-40; 72-57)

 

GIORGIO TESI GROUP PT: Di Pizzo, Knowles 20, Amato 5, Mastellari, Antonutti 6, Lombardi 6, Filloy 9, Severini n.e., Czyz 15, Blackshear 12, Moore 2, Kirk 13. All. Esposito.

OBIETTIVO LAVORO BO: Pittman 19, Fabiani n.e., Vitali 8, Cuccarolo, Gaddy 6, Collins 11, Fontecchio 5, Mazzola 6, Hasbrouck 13, Penna n.e., Odom 8. All. Valli.

 

La Virtus cede il passo ai padroni di casa di Pistoia, abili nello sfruttare le debolezze di un organico giunto, quest’oggi, in condizioni piuttosto precarie ai blocchi di partenza. La profondità e la precisione dal campo mostrata dalla panchina della truppa guidata da coach Esposito hanno fatto la differenza. Rimane la magra consolazione del fatto che, a tre turni dal termine, la classifica sia rimasta pressoché immutata. Necessario recuperare tutte le energie per affrontare i prossimi incontri, tutti di importanza capitale per il destino dei bianconeri. V nere che iniziano la gara seguendo il solito piano partita, ovvero quello di ricercare con costanza Pittman. Il lungo in maglia n.° 1 non sembra risentire del problema alla caviglia accusato in settimana, e senza errori dal campo ne segna undici in fila. Vitali risponde ai tentativi toscani di rientrare a contatto, guidando i suoi al massimo vantaggio frutto anche di ottime difese. Le solite perse di troppo, però, offrono il fianco ai padroni di casa che si rifanno sotto grazie all’asse Knowles-Kirk. Ma al 10’ sono gli ospiti a condurre con merito le danze sul 21-26. Czyz approfitta dell’ennesima persa, volando sopra il ferro in contropiede. Bologna non riesce ora a contenere le avanzate di Pistoia, brava a segnare ripetutamente a cronometro fermo. Fortunatamente il tandem made in USA Collins-Hasbrouck riporta i bianconeri a distanza di sicurezza colpendo con il tiro da oltre l’arco. Non basta, poiché ancora Knowles segna il canestro della parità a quota 32. Un fallo più che dubbio costringe alla panchina uno stoico Pittman, indispettendo l’intera compagine agli ordini di coach Valli. Ora sono i padroni di casa a tenere salde le redini dell’incontro, compiendo il sorpasso grazie alla bomba esplosa da Filloy. Panchina forzata anche per l’altro acciaccato di turno, Gaddy, reo di un’ulteriore e sanguinosa persa. La OL è incapace di trovare la via del canestro, rimanendo a secco per ben 4’ e intestardendosi nei ripetuti tentativi dalla distanza. Improduttivi. Odom avrebbe l’occasione di rispondere alla tripla a bersaglio di Kirk scoccata da distanza siderale, sfruttando un viaggio in lunetta. Peccato la sprechi malamente con un impietoso 0/2. Il copione non muta al rientro in campo. Padroni di casa sempre in controllo, bravi nell’incrementare il vantaggio con costanza. Virtus che fatica a trovare il bandolo della matassa dell’intera fase offensiva, incapace di servire a dovere il proprio principale attaccante in casacca n°1. La zona schierata da Valli tampona l’emorragia inceppando l’attacco toscano. Hasbrouck affonda la bimane in campo aperto valida per il -2, ma non basta. Esposito chiama timeout e la mossa tattica si rivela vincente. Questa volta sono i bianconeri ad incepparsi, mentre Pistoia sfrutta la pioggia di bombe firmate Lombardi per ristabilire le distanze. Al 30’ è 72-57. Vitali prova a scuotere i suoi dopo il gioco da tre punti messo a segno dal solito Knowles. Gli ospiti non accennano a mollare, difendendo con furore e con tutta la benzina rimasta nei serbatoi. Mazzola mette paura con la bomba del nuovo -6 (76-70) quando mancano ancora quattro giri di lancette alla fine. El Diablo ripropone la mossa tattica del quarto precedente ottenendo lo stesso risultato. Al rientro dal timeout, infatti, l’asse Blackshear-Czyz trova due “panieri” incredibili che tagliano le gambe agli ospiti, in continuo litigio con i ferri. I padroni di casa riescono nella fuga e con la sirena finale possono esultare sul risultato di 88-76.

La OL perde la prima di quattro finali di importanza capitale nella lotta per non retrocedere. Squadra troppo corta e rimaneggiata per pensare di portare a casa l’intera posta nonostante l’inizio fosse stato decisamente incoraggiante. Sono mancati gli apporti di uomini solitamente in doppia cifra come Mazzola e Fontecchio, oltre alle percentuali dal campo inaccettabili per il livello. Pesano poi le solite perse che al termine ammontano a 18, cioè quasi una ogni due giri di lancette. Urge ritrovare il filo perso per strada, poiché non esistono partite facili nelle prossime tre giornate. Con la consapevolezza di quanto ora il baratro della retrocessione si sia paurosamente avvicinato. Sarà possibile già dalla prossima impegnativa trasferta in quel di Cantù ammirare la risalita bianconera? Ci auguriamo che le parole di coach Valli in conferenza: “Lotteremo fino alla fine. Credo che dobbiamo farlo per il nostro pubblico e per il nostro club, che giustamente si meritano di più. Saremo tutti pronti a farlo” siano il corretto incentivo. Stay tuned.

 

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