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Vincenzo Italiano e le prime parole da tecnico del Bologna: consapevolezza, continuità ed equilibrio

La presentazione del nuovo allenatore rossoblù ha regalato una fotografia precisa di tutto quello che è e vuole essere il ciclo di Italiano al Bologna

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Vincenzo Italiano durante la conferenza stampa di presentazione al Bologna
Vincenzo Italiano (© Bologna FC 1909)

È stata la prima giornata di Vincenzo Italiano al Bologna. Per il neo tecnico rossoblù è stato il primo vero contatto con l’ambiente. Anche se ovviamente nelle scorse settimane aveva già avuto modo di visitare Casteldebole e le strutture del club. E oggi ha parlato ai giornalisti, accompagnato dall’AD Claudio Fenucci, per la prima volta da mister rossoblù. Poco più di 40 minuti di domande e risposte in cui Italiano ha raccontato sé stesso, ciò che vuole portare al Bologna e soprattutto ha mostrato grande equilibrio e serenità.

Bologna è un passo avanti

«Sicuramente vado ad affrontare una competizione importantissima». Così ha risposto Vincenzo Italiano quando gli è stato chiesto se a Bologna si sentisse giunto ad un punto d’arrivo o di partenza. Una risposta equilibrata nel rispetto del passato, del presente e del futuro. Una risposta da professionista ambizioso che sa quello che vuole, sa quello che sta andando ad affrontare. Il rossoblù europeo è un’occasione che non si è lasciato sfuggire.

Un passo avanti rispetto al passato, la Fiorentina con cui ha giocato “solo” (si fa per dire) la Conference League. Non è necessario usare toni altisonanti per far capire che lui è arrivato a Bologna per migliorarsi in una società protesa al miglioramento. Basta l’aggettivo giusto: “importantissima”.

Consapevolezza equilibrata

Lasciamo perdere le facili battutine sul fatto che Italiano è uno che “non sorride mai”. Lo spazio per i sorrisi c’è sempre, soprattutto quando c’è da sorridere per una vittoria, quando c’è da stemperare un momento di imbarazzo, quando c’è serenità. Italiano ha cominciato il suo primo “evento” da allenatore del Bologna con un sorriso, il tanto giusto per far trasparire la felicità per il nuovo ambizioso capitolo della sua carriera. Senza esagerazione, senza per forza fare proclami, senza esaltazioni.

Per esaltare ed esultare ci sarà tempo, poi, dopo quando si andrà in campo. Italiano è consapevole che a Bologna c’è entusiasmo e questo può essere sfruttato a proprio vantaggio, ma va anche dosato. Motta lo usò giustamente nel finale per “surfare” su questa enorme onda detta anche Champions League. Italiano riparte da zero, deve fare un po’ i conti col passato, deve fare i conti anche col presente e i tanti impegni del suo Bologna e lavorare duro per confermare il Bologna ai vertici.

Italiano e il Bologna nel segno della continuità

Vertici che i dirigenti rossoblù ritengono raggiungibili con il tecnico di Karlsruhe in panchina. Perché? Perché Italiano garantisce quella continuità sul lavoro tecnico sui singoli e sulla squadra che lui stesso ha confermato. «Ci si somiglia tanto». È una delle tante frasi chiave di questa conferenza stampa di presentazione. Italiano, così come il Bologna nella sua dirigenza, vede nel suo lavoro tecnico e tattico numerosi punti di contatto. Questo non significa che il tecnico siciliano sia chiamato o si senta costretto a ripetere le stesse identiche trame del gioco di Motta. Sarebbe impossibile e sarebbe una richiesta folle che, altrove anche con lo Scudetto cucito sulla maglia, è risultata fallimentare.

Italiano arriva a Bologna per proseguire un percorso collettivo di crescita, a suo modo, ma aiutato dal lavoro già svolto dalla precedente gestione. Insomma, una base da cui ripartire, che aiuti a fare bene anche nella prossima annata.

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