Basket
Roller coaster: la stagione bianconera (prima parte)
L’analisi della stagione bianconera tra gli alti e bassi delle sue montagne russe
Dopo alcuni giorni dal termine della stagione 2023/24 della Virtus Segafredo Bologna, è giunto il momento di analizzarne il cammino. Nessun voto, né promozioni o bocciature, ma la visione di una stagione bianconera che ha visto momenti di grandissimo entusiasmo e altri di assoluto disfattismo. La realtà sta sempre nel mezzo?
L’avvio di stagione bianconera
Dopo il mondiale che ha visto trionfare la Germania in tarda estate, coach Sergio Scariolo aveva ancora le mani sul timone bianconero, dopo averlo in un certo senso disprezzato questo è passato nelle mani di Luca Banchi. Il grossetano, fresco vincitore del titolo come miglior allenatore del mondiale, ha preso in corsa una squadra già fatta, che si apprestava ad affrontare la Supercoppa italiana. Nell’ambiente bianconero si percepiva un forte disfattismo, che sembra ora ripresentarsi, in merito ad un budget secondo molti non all’altezza per competere in Eurolega. Intanto al suo arrivo coach Banchi batte subito Milano e Brescia alzando la Supercoppa italiana dopo pochi giorni dal suo arrivo.
Il roster lascia quindi tante perplessità nel mondo virtussino, ma la coppa rialza subito il morale. In campionato arrivano subito cinque vittorie di fila, con ottime prestazioni, risultati larghi e convincenti. In Eurolega invece si parte con una sconfitta, al Paladozza, contro lo Zalgiris, che tanto peserà anche alla fine del torneo ma risulta essere un punto di svolta per quelle che saranno le cinque vittorie di fila successive (Monacò, Alba, Stella Rossa, Asvel, Efes).
La perdita di Polonara per i problemi che tutti conosciamo e le sconfitte con Cremona e Real Madrid riportano un po’ i piedi per te terra. Banchi asciuga sempre di più le proprie rotazioni ma rilancia un Lundberg messo sull’uscio in estate e rivoluziona quelle che dovevano essere le gerarchie sotto canestro. Dunston, da uomo con minutaggio centellinato viene utilizzato per 25 minuti di media, mentre Cacok (voluto da Scariolo) trova poco spazio.
Segafredo Arena inespugnabile
Hackett, Belinelli e Dunston sembrano ringiovaniti di dieci anni. Shengelia è uno tra i più dominanti d’Europa e la Virtus galleggia tra i primissimi posti in Eurolega. In casa diventa imbattibile: Milano, Fenerbahce, Barcellona, Maccabi, Olympiacos sono le squadre che le V Nere riescono a sconfiggere tra novembre e dicembre. Fuori casa la situazione è più complessa: Atene, Monaco di Baviera e Valencia presentano il conto, ma arrivano due grandi vittorie a Vitoria-Gasteiz e Belgrado contro il Partizan.
Nel mezzo arriva una doppia sconfitta in campionato, prima a Milano e poi in casa contro Venezia. L’entusiasmo dell’Eurolega però fa passare in secondo piano una classifica di LBA comunque corta dove Milano sbaglia tanto e si è sempre a contatto. Il 2023 si chiude quindi con l’arrivo in aeroporto – foto – dopo la vittoria alla Stark Arena e l’entusiasmo alle stelle, con i “vecchietti” in assoluto controllo e un Lundberg all’ennesimo canestro decisivo sul finale. Arriva però anche la seconda tegola della stagione, l’infortunio di Devontae Cacok che stava dando alla squadra una nuova dimensione tattica con la sua crescita. Il lungo statunitense salterà poi il resto della stagione.
Le prime mosse sul mercato
La prima e unica mossa di questa prima fase di stagione è l’addio di Jaleen Smith. L’ex Alba Berlino, sulla carta uno degli innesti di spessore del mercato voluto da Scariolo esce pian piano dalle rotazioni di Banchi, fin quando alla vigilia di natale non viene ufficializzato il suo passaggio al Partizan Belgrado. Il play/guardia verrà poi sostituito da Lomazs, situazione che analizzeremo nello specifico nella seconda parte del racconto di questa stagione.
Il sentimento
A questo punto della stagione bianconera le incertezze di inizio stagione vengono totalmente ribaltate, il campo presenta una squadra cinica nei finali e dominante nel corso dei match. L’Arena inizia a macinare un sold out dietro l’altro e l’entusiasmo intorno alla squadra si espande anche fuori da Bologna. Il conto degli sforzi però arriverà più avanti, con il nuovo anno che presenterà le prime vere difficoltà di una stagione sulle montagne russe.
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