Basket
Punto Virtus – Nelle mani di Luca Banchi?
La situazione in casa Virtus legata ai nodi di mercato
Il coach grossetano, ora impegnato con la nazionale lettone, sembra possa e debba essere il punto da cui ripartire per la “nuova” Virtus. Il suo contratto prevede ancora un anno sotto le due torri e sia coach Luca Banchi che l’amministratore delegato Baraldi hanno parlato di futuro ancora insieme.
Logiche societarie
Secondo quanto riportato ieri dal Resto del Carlino, nei prossimi giorni Virtus Pallacanestro affronterà un’assemblea dei soci al fine di aumentare le quote del socio di minoranza Gherardi tramite un aumento di capitale, con Zanetti che rimarrebbe comunque socio di maggioranza. Al momento la spartizione vede Zanetti al 60% e Gherardi al 40%.
L’assemblea inoltre dovrebbe confermare le posizioni di Luca Baraldi come amministratore delegato e Paolo Ronci come direttore generale. Intanto proprio questa mattina l’AD Baraldi ha comunicato che non ci sarà più futuro per la compagine femminile in bianconero.
Campo e mercato
L’ultima stagione bianconera ha evidenziato come punti dolenti un mancata produttività offensiva sopratutto tra gli esterni. Il gioco bianconero non potrà continuare ad aggrapparsi alle uscite dai blocchi di Belinelli e, vista la partenza di Lundberg verso Partizan, neanche alla sua fantasia che ha regalato diverse vittorie alle V Nere. Hackett e Pajola sono giocatori solidi ma poco capaci di creare per se stessi e portare in dote prestazioni da 20 punti. Per questo è iniziata la caccia a due nuovi innesti in play/guardia, i nomi più intriganti sono quelli di Vildoza e Loyd mentre dal piano inferiore ci sarebbero i profili di Rayjon Tucker (Venezia) e Marcus Foster (Rytas).
Spostandosi tra le ali la situazione di Awudu Abass è certamente la più delicata e importante da risolvere, il nativo di Como, a maggior ragione in quanto italiano, risulta essere imprescindibile, ma il suo contratto non è ancora stato rinnovato. Abi ha diverse offerte, sia in Italia che all’estero, la Virtus in caso di addio potrebbe sostituirlo con Davide Alviti ma il livello dei due non è certamente lo stesso, sia da un punto di vista fisico che di esperienza e talento. C’è poi il nodo Dobric, il serbo arrivato la scorsa estate dalla Stella Rossa ha patito diversi infortuni durante la stagione e non è mai entrato a pieno nelle rotazioni di Banchi. Il suo contratto però scadrà nel 2025 e lo staff in accordo con la società potrebbe dargli una seconda possibilità.
Sotto le plance
Tra i lunghi sembrano esserci già due certezze, una in entrata e una in uscita: Mickey ai saluti e Grazulis in arrivo. Lo snodo fondamentale però riguarda la situazione Shengelia, dalla sua permanenza o meno verrà delineato un mercato di rivoluzione o puntellamento. Intanto prende forma l’idea di esercitare l’opzione del più uno con il senatore Bryant Dunston, questa volta però con effettivo ruolo di riserva di lusso, visto l’investimento importante fatto con Zizic che Banchi spera di preparare al meglio durante l’estate. Ad allungare le rotazioni dei lunghi potrebbe essere Tayrique Jones in uscita dall’Efes. Il centro classe ’97 è una vecchia conoscenza di coach Banchi che a Pesaro ha avuto in lui il proprio uomo di riferimento.
Nelle mani di Luca Banchi
Il coach di Grosseto con innesti di questo tipo potrà modellare il gioco secondo i suoi canoni, ha parlato di lavoro che possa essere anima fondante per colmare il gap con chi, come Milano, fa del budget il proprio punto di forza. Con un operazione di svecchiamento e allungamento del roster si potrà ambire, anche senza colpi roboanti, ad una stagione di alto livello.
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