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Verso Italia-Svizzera, parla il presidente del Bologna Club svizzero (Stadio)

Manuele Larghi: «Ci siamo decisi a fondare il club durante una delle tante trasferte verso Bologna»

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Euro2024, verso Italia-Svizzera
Euro2024, verso Italia-Svizzera (©Bologna FC 1909)

Questi Ottavi di Finale di Euro2024 non rappresentano soltanto un derby tra l’Italia e i vicini di casa della Svizzera. Diversi giocatori della compagine elvetica, infatti, militano o hanno militato in Serie A. Tra questi, quelli che stanno particolarmente brillando nel corso di questi Europei sono proprio i rossoblù Dan Ndoye, Michel Aebischer e Remo Freuler, autori di 5 tra reti e assist.

Nel match Italia-Svizzera, dunque, avremmo potuto vedere ben quattro giocatori del Bologna: sfortunatamente, però, Riccardo Calafiori è squalificato per somma di ammonizioni e non potrà affrontare i propri compagni di squadra. La partita si giocherà sabato alle 18 all’Olympiastadion di Berlino, l’iconico stadio in cui la nostra Nazionale conquistò la Coppa del Mondo nel 2006.

Verso Italia-Svizzera, le parole del presidente del Bologna Club Svizzera Manuele Larghi: «Un amico mi ha coinvolto nella storia del Bologna, da lì è iniziata la mia passione per la squadra»

Nel frattempo, Più Stadio è andato a intervistare Manuele Larghi, un cittadino svizzero che vive a Mendrisio, un piccolo comune di circa 11mila abitanti del Canton Ticino. Larghi è il presidente del Bologna Club Svizzera, una piccola realtà in grado di unire la città delle due torri con la Svizzera italiana.

«Durante il mio primo impiego lavorativo ho avuto la fortuna di incontrare un bolognese di Porretta Terme, Vittorio Ferrari, che si era trasferito proprio dalle nostre parti. Siamo diventati amici e parlando di calcio mi ha coinvolto ogni giorno di più nella storia del Bologna, sulla sua tipicità e sulla bellezza dei colori rossoblù. Da quel momento per me è iniziato un amore vero e proprio che ho tramandato anche a mio figlio. In età scolastica era un po’ indirizzato dalle amicizie verso Milan o Inter, ma vedendo la mia enorme passione a casa ha iniziato a incuriosirsi anche lui. Senza bisogno di spingere troppo alla fine è diventato tifosissimo del Bologna anche lui: pensate che il suo addio al celibato l’ha fatto al Dall’Ara» ha raccontato Larghi, spiegando le origini del suo sfegatato tifo per il Bologna.

«Il club? Ora siamo una ventina, a volte ci troviamo per vedere le partite»

In seguito ha parlato della nascita del club, avvenuta nel 2016.
«Io, mio figlio e Massimo Mantovani, un amico, ci siamo decisi a fondare questo club durante una delle tante trasferte verso Bologna. Ora siamo una ventina e considerando il contesto siamo anche tanti. La vera particolarità è che, a parte i tre membri della famiglia Ferrari, gli altri non hanno un legame familiare con Bologna e la provincia. È proprio una passione viscerale per la squadra nata quasi per caso. La nostra sede ufficiale è il bar di famiglia che abbiamo a Capolago. Ogni tanto ci si incontra per vedere le partite insieme, è bellissimo quando accade. Non vediamo l’ora di tornare al Dall’Ara: l’ultima volta per me è stato all’inizio della scorsa stagione contro il Milan. Prima del Covid io, mio figlio Matteo e Massimo eravamo proprio abbonati in curva. Ogni volta i viaggi erano dei veri e propri atti d’amore. Se torneremo a Bologna? Quando inizierà il campionato ci organizzeremo per una delle prime partite, con mia moglie invece farò tutte le trasferte europee».

«I rossoblù Ndoye, Freuler ed Aebischer? Giocatori importanti per la Svizzera. Un peccato l’assenza di Calafiori»

«Cosa penso dei rossoblù Ndoye, Freuler ed Aebischer? Dan secondo me è un grandissimo giocatore, gli mancava la rete e ora ha iniziato a segnare. Remo farebbe comodo a qualsiasi squadra sia come attitudine che come qualità di gioco. Michel è un ragazzo d’oro e sono felice che abbia messo a tacere le voci che lo davano come un giocatore di basso livello».

Infine, Larghi conclude con un pensiero per Italia-Svizzera: «Per noi è un derby sentitissimo contro l’Italia. La nostra è una squadra brillante che ha sempre giocato molto bene. Forse manca una punta vera e propria ma anche in difesa abbiamo elementi di primo livello. Un peccato incredibile l’assenza di Calafiori: è chiaro che favorirà la nostra Nazionale ma mi sarebbe piaciuto vedere la sfida tra i nostri rossoblù. Con il Bologna abbiamo visto le sue grandi qualità da mesi, speriamo che il club riesca a trattenerlo».

(Fonte: Più Stadio, Davide Centonze)

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