Bologna FC
Vincenzo Italiano: nessun limite, ma solo orizzonti da inseguire (Il Resto del Carlino)
Partirà l’8 luglio l’avventura in rossoblù di Vincenzo Italiano, una sfida importante nel suo curriculum già importante, che vuole assolutamente vincere.
Una scritta ben posizionata in alcuni dei suoi spogliatoi (Trapani e Spezia), per fare capire il vero Vincenzo.
«Nessun limite, solo orizzonti»: anche a Firenze c’era, a Firenze dove per tre volte è arrivato in finale, ma per tre volte non ha centrato l’obiettivo. Ma Vincenzo, sue parole, pensa ai suoi orizzonti quando dice:«Spero non fossero le ultime, perchè ne voglio fare tante altre». Tante, perchè un orizzonte non è misurabile, in quanto infinito (e qui la sua giovane età aiuta) e il tempo, che è dalla sua parte, lo aiuterà in questo.
Vincenzo non perde tempo
Un uomo meticoloso come lui cosa fa, dopo il 13 giugno (data del suo insediamento)? Non torna in vacanza aspettando il ritiro, ma lo anticipa e chiede di vedere il ritiro, i luoghi, le attrezzature, perchè nulla sia lasciato al caso. Sa che c’è una sfida con un recente passato da vincere e ogni dettaglio ha una sua fondamentale importanza.
E’ professionista fino in fondo: la sfida (o l’eredità, fate Voi), che molti non avrebbero accettato, fa parte del suo essere uomo di calcio a tutto tondo. Ha messo in conto che alcune sfide si possono perdere (come la Conference), ma intanto in finale c’è già arrivato, altri no, e questo è un punto di partenza valoriale che contraddistingue l’uomo Italiano.
Consonanza di intenti con la Dirigenza
Finita la conferenza stampa di presentazione, c’è stato un caloroso abbraccio fra il Presidente e Italiano. Forse caloroso è dire poco, ma quella manifestazione di affetto raccontava già di una vicinanza spirituale e umana (mancata forse nella relazione precedente?) che faceva ben sperare nel proseguo. Vincenzo senza paura, voglioso di iniziare e di fare del Bologna una sua creatura, andando oltre le aspettative che si raduneranno davanti ai cancelli di Casteldebole.
E anche se Zirkzee (e forse Calafiori) partiranno, ci saranno altri leoni (Sartori docet) a difendere con lui Fort Dall’Ara e a spiegare all’Italia che la stagione 2023/24 è stato solo un capitolo di una lunga storia.
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