Bologna FC
Dia nel mirino: Bologna sei proprio sicuro?
L’attaccante senegalese della Salernitana è finito nel mirino rossoblù. Ma i motivi del suo “allontanamento” dai granata lasciano qualche dubbio su di lui…
I rossoblù cercano ormai sempre più insistentemente un nuovo centravanti per completare la coppia con Santiago Castro. Il Bologna, vista l’imminente cessione di Zirkzee, vuole accelerare per dare rapidamente a Italiano l’organico quanto più completo possibile e avrebbe messo nel mirino anche Boulaye Dia.
L’attaccante senegalese è in uscita dalla Salernitana dopo la retrocessione in Serie B dei campani. Il prezzo di Dia è crollato negli ultimi 12 mesi e per questo rappresenta un’occasione molto interessante il Bologna. Ma se dal punto di vista di rapporto qualità/prezzo non ci sono dubbi, dal punto di vista caratteriale ci sarebbe più di qualcosa da obiettare.
Dia e la Salernitana: un rapporto logoro
Nell’estate del 2022, l’allora Direttore Sportivo della Salernitana Morgan De Sanctis mise a segno un colpo tanto sorprendente quanto importante portando a Salerno Boulaye Dia dal Villarreal. Il senegalese non era esattamente ai margini della rosa del “Sottomarino”, ma comunque non era considerato tra i titolari. Tuttavia, le sue credenziali in termini tecnici erano importanti: gol in Liga, in Europa e tanti anche in Ligue1. E la prima stagione in granata è stata subito molto molto positiva.
I numeri sono importanti e hanno regalato di fatto la salvezza alla Salernitana: 16 reti e 5 assist in 33 presenze. E in virtù di questi numeri, nell’estate del 2023 i granata lo hanno riscattato per 12 milioni di euro.
Un acquisto che, secondo le voci che giungevano allora da Salerno, avrebbe dovuto portare poi alla cessione di Dia per finanziare il mercato. Cessione che, però, non è mai avvenuta. Durante l’estate nessuno ha poi pagato la clausola rescissoria a 25 milioni. E successivamente, nessuno ha mai approcciato la Salernitana con un’offerta per l’acquisto a titolo definitivo. L’unica offerta del Wolverhampton in prestito con diritto di riscatto, comunque, aveva spinto Dia a chiedere insistentemente la cessione.
Il rifiuto della Salernitana ha lentamente logorato i rapporti. Boulaye ha ritardato il rientro dalla prima sosta per le Nazionali, imputando il ritardo ad un infortunio da risolvere. E nel corso del girone di andata, pur andando in gol per 5 volte, aveva mostrato poca voglia di giocare ancora in granata.
A marzo, dopo la mancata convocazione per la Coppa d’Africa per infortunio, Dia è poi finito fuori rosa per essersi rifiutato di entrare in campo durante una gara. Finendo così la stagione da separato in casa, senza più giocare.
Bologna-Dia, ne vale la pena?
Se il talento di Dia non si discute, in casa Bologna prima di procedere con l’operazione bisognerebbe valutare anche certi atteggiamenti del calciatore. La reiterata e capricciosa richiesta di lasciare Salerno dopo una sola stagione, pur di fronte alla mancanza di vere offerte, e i dispetti alla società campana accendono un faro sulla capacità di Dia di rispettare il proprio impegno contrattuale. Per arrivare ad acquistare il senegalese il Bologna dovrebbe comunque investire una cifra importante, nonostante il prezzo sia crollato. E di fronte a questo tipo di atteggiamenti è evidente che ci sia da fare una valutazione preliminare all’acquisto.
Il rischio, in caso di richiesta di cessione per qualsivoglia motivo, è ritrovarsi muro contro muro con il giocatore. Una condizione che a Bologna si conosce molto bene. L’esempio è quello di Amadou Diawara che, dopo una sola ottima prima stagione in rossoblù, puntò i piedi per andare al Napoli, fino ad arrivare a non presentarsi all’appuntamento per partire in ritiro a Castelrotto nel luglio 2016.
Una mancanza di rispetto assimilabile a quella di Dia, che durante Udinese-Salernitana si era rifiutato di entrare in campo.
Ecco perché ci chiediamo se sia davvero il caso di mettersi in caso una potenziale patata bollente in futuro. La garanzia del caso sarà eventualmente Giovanni Sartori che nel 2016, ovviamente, non era ancora a Bologna. Il giocatore Dia, in campo, non si discute. Ma fuori?
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