Bologna FC
Il nuovo Bologna: le idee di Vincenzo Italiano (La Gazzetta dello Sport)
Vincenzo Italiano sta cominciando a formare il nuovo Bologna. Il suo credo è basato su un calcio offensivo.
Cosa aspettarsi dal Bologna di Vincenzo Italiano? La risposta è in ciò che scrisse nella sua tesi a Coverciano: «L’attacco diretto promuove la cultura del rischio: giocare per vincere e non per evitare di perdere».Il nuovo tecnico vuole una squadra che sia aggressiva, alta e veloce. I principali moduli saranno il 4-2-3-1, già usato alla Fiorentina e il 4-3-3. Un’altra sua caratteristica è la rotazione di uomini, per tenere tutti col giusto livello di tensione.
La situazione del Bologna in difesa
Partendo dalla porta, il discorso sulle rotazioni potrebbe riguardare anche i due estremi difensori. Skorupski sarà il titolare, ma c’è da scommettere che anche Ravaglia avrà le sue chance. Per quanto riguarda i difensori, Italiano chiederà un gran lavoro ai propri terzini, compresi i neo arrivati Holm e Miranda. I centrali titolari al momento sono sicuramente Lucumì e Beukema, in attesa che il reparto venga completato.
Con l’imminente addio di Calafiori, la società è al lavoro da tempo per cercare soluzioni alternative. I nomi fatti sono molti e comprendono sia profili di esperienza che giovani in ascesa. Della Serie A piacciono il croato Pongracic del Lecce e lo sloveno Bijol dell’Udinese. All’estero sono invece sotto la lente di Sartori e Di Vaio il neo finalista di Champions Mats Hummels e il centrale dell’Arsenal Kiwior.
In mezzo al campo Italiano ha diverse alternative
In questo reparto, il tecnico ha molte possibilità di variazione. La diga davanti alla difesa sarà facilmente composta dagli svizzeri Remo Freuler e Michel Aebischer, reduci da un grandissimo europeo. In tal caso, il ruolo di trequartista verrebbe ricoperto da Giovanni Fabbian, in attesa del ritorno di Lewis Ferguson nel corso delle prime fasi della stagione.
Quando invece Vincenzo Italiano deciderà di schierare il suo Bologna col centrocampo a 3, potrebbe esserci spazio per Nikola Moro. La mezz’ala croata andrebbe a completare il reparto con Freuler ed Aebischer, con quest’ultimo che avanzerebbe la propria posizione rispetto alla situazione precedente. Il compito del centrocampo sarà quello di gestire le azioni offensive, cercando di prendere in mano il pallino del gioco.
Il lavoro degli esterni e il nodo punta centrale
Un’altra zona del campo cruciale per il gioco di Italiano è sugli esterni. Da qui passa buona parte del gioco offensivo del nuovo mister, motivo per cui ha sempre preteso innesti nuovi ai tempi della Fiorentina. Il materiale a disposizione: Orsolini, Ndoye, Karlsson e il nuovo arrivato Cambiaghi. I primi due si sono alternati parecchio nel corso della passata stagione, con Riccardo che ha anche raggiunto la doppia cifra a fine anno. Karlsson invece arriva da una stagione complicata, ha bisogno di occasioni per riscattarsi.
In attacco c’è ancora qualcosa da sistemare. Attualmente in rosa ci sono Santiago Castro e Jens Odgaard, mentre Zirkzee è ormai diretto verso Manchester. Il club cercherà una soluzione valida per sostituirlo. Oltre al greco Fotis Ioannidis, la cui situazione è un po’ complicata, piacciono anche i profili di Dallinga e Dia.
Fonte: Giorgio Bureddu, La Gazzetta dello Sport
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