Bologna FC
Andersson: “Kujović, un giocatore che consiglio”
Svedese altissimo, centravanti di sfondamento, vero pivot nell’area di rigore avversaria. Un pennellone con la chioma bionda che saliva in cielo a prendere ogni tipo di pallone, colpire di testa, per segnare o per mandare in porta i compagni di reparto con abili sponde e possenti torri. Questo è stato Kennet Andersson, enorme attaccante svedese che ha vestito le maglie di Bari,Bologna e Lazio. 1000cuorirossoblù lo ha contattato in esclusiva per parlare della sfida di domenica e non solo.
Quali sono i suoi ricordi più belli del calcio italiano?
Ho passato 4 anni a Bologna, un anno a Bari e un breve periodo a Roma. Giocai con i rossoblù quando la Serie A era il campionato più bello e competitivo del mondo, quindi mi divertii molto. Sono stato molto bene in Italia, mi hanno accolto in maniera calorosa quindi è stata una parentesi importante della mia carriera.
Lei arrivò sotto le Due Torri quando il Bologna militava in A dopo una graduale risalita partita dalla Serie C, l’anno successivo vi piazzaste al settimo posto in massima serie e arrivaste anche in semifinale di Coppa Italia. Dal 95 al 97 la formazione rossoblù fece un cospicuo salto di qualità, cosa vi fece crescere così tanto in poco tempo?
Quando arrivai a Bologna, la squadra era già formata. Oltre a me, arrivarono anche Igor Kolyvanov e Davide Fontolan e fummo molto abili a non spezzare l’ottimo clima dello spogliatoio con invidie o rivalità tra i giocatori. Portammo un po’ di esperienza a quelli che venivano dalla B e non avevano mai giocato in A. Eravamo un gruppo molto unito, e questa è una cosa importante.
Lei era un attaccante di vecchio stampo, qual è la differenza tra il centravanti di un tempo e quello di oggi?
Tutti i ruoli sono cambiati, siccome questo sport generalmente è cambiato molto rispetto ad un tempo. Ora si vede un calcio molto più veloce, dinamico e la palla gira molto di più. Un tempo si pensava più a puntare la porta avversaria, anche gli allenamenti sono diversi. Il calcio è uno sport in continua evoluzione. Io ero un attaccante particolare, in pochi giocavano alla mia maniera, sia in passato che nel presente.
Il Bologna in cui giocava lei lottava per la Uefa. Lo scorso anno ha sofferto in serie B, ha faticato per tornare in A ed ora si sta riprendendo; ma cosa manca ancora?
Difficile rispondere, per saperlo dovrei rimanere sempre a stretto contatto con la società ed essere lì presente. Ormai il campionato italiano non è più il più forte e spettacolare del mondo, quindi molti giocatori interessanti preferiscono giocare all’estero. Inoltre in questo modo il Bologna non può comprare il Top. Secondo me manca un po’ di esperienza in più a questa formazione, ma il calciomercato è aperto quindi staremo a vedere.
La Lazio che squadra è secondo lei?
La Lazio è una buona squadra, è in mezzo alla classifica e lì deve stare. Secondo me finirà il campionato circa nella stessa posizione perché è abbastanza forte per mantenere quel posto, ma non abbastanza per salire ancora.
Un pronostico?
Sarà dura per il Bologna fare risultato, però non si sa mai… siccome vince contro Napoli e Milan, ma perde contro Empoli e Chievo. Mi sento di pronosticare un 1-0 per il Bologna, speriamo!
Passando invece al calcio svedese: la Nazionale gialloblu e quella Italiana sono capitate insieme ad Irlanda e Belgio. Girone fattibile?
E’ sicuramente un girone fattibile per l’Italia e per il Belgio! Non mi lamento di questo sorteggio, per noi svedesi poteva andare peggio ma poteva anche andare meglio. Sarà dura in ogni caso, specialmente perché la Svezia non sta giocando bene ultimamente. L’ultima bella partita è stata Svezia-Danimarca, finita 2-2 , ma nelle qualificazioni non ho visto dei bei match.
In chiusura le chiediamo qualche consiglio per gli acquisti: c’è qualche giocatore svedese particolarmente interessante?
Emir Kujović; è alto, ha 27 ani ed un attaccante che mi assomiglia molto tatticamente, gioca nel IFK Norrköping (Idrottsföreningen Kamraterna Norrköping), campioni in carica di Svezia dopo aver vinto la Allsvenskan 2015. Pochi giorni fa ha fatto il suo esordio in nazionale e ha giocato davvero bene.
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