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Ulivieri: «Serve calma e pazienza, fiducia ad Italiano»

L’ex allenatore rossoblù, Renzo Ulivieri, è convinto che ad Italiano serva solo tempo e fiducia. Lui è l’uomo giusto per il post Motta

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Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna
Vincenzo Italiano (© Bologna Fc 1909)

Renzo Ulivieri è certo: Vincenzo Italiano ha bisogno di tempo per lavorare, ma saprà valorizzare il Bologna. L’attuale presidente dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio, nonché ex tecnico rossoblù dal ‘94 al ‘98 e dal 2005 al 2007, ha parlato del precampionato dei rossoblù di Vincenzo Italiano, al quale serve solamente del tempo per forgiare il suo nuovo Bologna.

La transizione da Motta ad Italiano

Dopo il triangolare con Sudtirol e Bochum, contro i quali è arrivata una netta sconfitta, non sono mancate voci riguardanti l’operato di Italiano. La partita contro il Bochum, però, secondo Ulivieri non deve rappresentare alcun campanello d’allarme: ai nuovi allenatori serve tempo per poter instillare nei propri giocatori la loro idea di gioco.

«Il calcio di Italiano non è lo stesso di Motta e le novità non possono essere metabolizzate subito, serve tempo. Nel calcio di oggi di tempo agli allenatori ne lasciano sempre poco. I ceffoni d’estate fanno meno male di quelli che prendi quando cominciano le partite che contano. E comunque servono pure quelli per farti crescere. Una cosa da fare subito, però, anche se molto difficile per il gruppo dopo un anno di successi è togliersi dalla testa come si giocava con Motta».

Le differenze tra Thiago e Italiano

Non è un segreto che i dogmi calcistici di Motta differiscano da quelli di Italiano. Per alcuni versi presentano delle somiglianze, per altri si discostano abbastanza.

«Sono concezioni di gioco un po’ diverse. Con Italiano dominano le fasce, l’anno scorso la Fiorentina è stata la squadra che ha crossato più di tutte. In fase difensiva bisogna essere bravi a lavorare quando la palla è scoperta: servono due centrali rapidi e bravi nelle letture, in grado di scappare un attimo prima che parta il lancio che può prenderti di infilata. Tutte cose che Italiano sa benissimo e su cui starà lavorando».

Italiano l’uomo giusto, Orsolini al centro del progetto

Rispetto al Bologna di Thiago Motta, quello di Italiano non avrà Joshua Zirkzee in avanti. Nonostante ciò, Ulivieri è certo che saprà valorizzare altri giocatori e saprà dare la sua impronta al Bologna. Ha solamente bisogno di tempo e fiducia per poter lavorare in serenità.

«Italiano ha cominciato la stagione non potendo contare su tanti giocatori importanti del gruppo. Sostituire Motta? Sicuramente una scelta coraggiosa, ma la sua è una carriera in crescendo. A volte mi tocca ascoltare la “bischerata” delle tre finali perse senza mai aver alzato un trofeo. Tu intanto in finale ci devi andare».

«Senza Zirkzee cambia radicalmente il concetto di attacco alla porta. Orsolini? Visto che le bandiere non esistono più, e senza che la prenda per il diminutivo, dico che negli anni è diventato una bandierina che sia l’anno scorso che in questo inizio stagione sta sventolando con profitto».

Fonte: Il Resto del Carlino, Massimo Vitali

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