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Bologna: dov’è il regista? (Corriere di Bologna)

Vincenzo Italiano, al di là e oltre i moduli tattici, sa utilizzare, all’interno del suo schieramento, il ruolo del regista.

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Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna
Vincenzo Italiano (fonte immagine: Bologna FC 1909)

Oltre al tanto acclamato difensore, manca un altro tassello fondamentale nel gioco di Vincenzo Italiano. Se Motta non necessitava di un regista, infatti, il tecnico di Karlsruhe, col suo stile di gioco, basato su una gestione del pallone diversa rispetto all’allenatore precedente, ne ha grande bisogno. A Firenze, si è servito di diversi giocatori che rispondono a queste caratteristiche, con Lucas Torreira prima, Amrabat, Lopez e Arthur poi. 4 registi di qualità che hanno esaltato lo stile del loro allenatore.

Cessioni in vista per il centrocampo

L’unico giocatore in grado di mettersi in cabina di regia, almeno nella rosa attuale, sarebbe Moro. Ci sono però moltissimi dubbi, perché in ritiro non ha dato segnali incoraggianti e potrebbe addirittura essere ceduto. La pista di mercato più insistente lo vedrebbe tornare a casa, in Croazia, con l’Hajduk Split (Spalato), allenato da “Ringhio” Gattuso.

Cosa serve dal mercato a Italiano?

Quindi col budget eventualmente assorbito dalla cessione di Nikola Moro si potrebbe rinforzare proprio il suo ruolo. Oltre al già citato regista, però, serve anche qualcuno che rinforzi la linea occupata da Ferguson, per permettergli un rientro tranquillo.

Tempi di inserimento e tiro da fuori sono le caratteristiche principali di questo secondo acquisto, necessario, ma certamente meno prioritario, proprio per il ritorno di Ferguson e la presenza di Fabbian in quel ruolo.

Gli ultimi registi rossoblu

Dopo qualche anno di assenza, dunque, servirà nuovamente un regista in rosa. Gli ultimi illustri esempi che tutti i tifosi ricorderanno sono Erick Pulgar, autore di 10 reti in rossoblu, e Jerdy Schouten. La “lavatrice” di Sinisa, ora è un concreto obiettivo di mercato del Paris Saint-Germain di Luis Enrique. Giocatore molto amato dai tifosi, ha fatto ritorno in patria solamente l’anno scorso, dopo quattro stagioni sotto le Due Torri. Ed ora, siamo pronti ad accogliere un nuovo giocatore di quel genere, senza dimenticare però tutte le altre piste fondamentali di mercato.

(Fonte – Corriere di Bologna, Alessandro Mossini)

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