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Atletica Leggera – Olimpiadi day 7: serata di alti e bassi per gli azzurri
Per gli azzurri una serata più ombre che luci, anche se le aspettative non erano eccezionali: nessun risultato di rilievo.
Non si può certamente dire che la sessione olimpica che ha avuto luogo ieri sera allo Stade de France sia stata proficua per la nostra nazionale. Se togliamo la qualificazione di Andy Diaz nel salto triplo e il sesto posto di Elisa Molinarolo nell’asta le prestazioni degli azzurri sono state ampiamente al di sotto delle aspettative. Ma partiamo dalla nota positiva.
Elisa Molinarolo sesta al mondo
Nella pedana del salto con l’asta, dominata dai magistrali salti dell’australiana Kennedy, Elisa Molinarolo riesce a salire fino ai 4.70, misura superata senza alcun errore e che le concede di conquistare il sesto posto. Per l’astista azzurra è primato personale e una grossa conferma di essere diventata una delle migliori specialiste al mondo della disciplina.
Le pesanti eliminazioni degli azzurri sugli ostacoli
Niente da fare, purtroppo, per i due ostacolisti azzurri. Sui 110, il nostro Lorenzo Simonelli, campione europeo solamente due mesi fa, sbaglia il passaggio sul penultimo ostacolo perdendo il vantaggio acquisito sugli avversari. Per Simonelli è eliminazione e delusione enorme. Dopo l’arrivo lo si vede per terra per più di dieci minuti con la testa tra le mani: la rappresentazione fisica di una delusione sportiva.
Stessa storia, o quasi, per Alessandro Sibilio sui 400 ostacoli. Il ragazzo napoletano, argento agli europei di Roma, non è mai statoin gara. Pirtroppo col suo tempo non riesce a strappare il pass per quella finale dove era riuscito ad arrivare tre anni fa a Tokyo.
Fuori anche Tortu e Desalu
Discorso leggermente diverso, perlomeno per le velleità iniziali, per i nostri duecentisti. Se però Fausto Desalu (in gara con Noah Lyles) corre una buona gara confermandosi su tempi interessanti, Filippo Tortu corre un 200 non sufficiente. Per i due velocisti è eliminazione. Potranno rifarsi nella 4×100, che vorrà provare a difendere il titolo in carica, di un ritrovato Marcell Jacobs.
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