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Bologna, la crescita esponenziale di tifosi e di fiducia (Il Resto del Carlino)

Cresce la fiducia e cresce il numero di tifosi che crede nel Bologna (+47%). A parlare di questo è Giovanni Palazzi, presidente di Stage Up.

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Coreografia dei tifosi rossoblù, bologna
Coreografia dei tifosi rossoblù (© Damiano Fiorentini)

C’era da aspettarselo: l’anno in Champions ha portato a un boom tra i tifosi rossoblù. Tuttavia, secondo i dati dell’indagine annuale ‘Sponsor Value’ di Stage Up e Ipsos, c’è di più: i tifosi del Bologna sono quelli che hanno registrato la crescita maggiore in Serie A, con un incremento sorprendente del 47 per cento. In proposito è intervenuto Giovanni Palazzi, presidente di Stage Up. Di seguito sono riportate le sue parole

Come si spiega la crescita esponenziale che riguarda i tifosi del Bologna?
«Ci sono tanti fattori da tenere in considerazione. Intanto i tifosi, rispetto al recente passato, sono diventati più mobili: i risultati incidono sulla passione, non c’è più la fedeltà immutabile dalla culla alla tomba. In più col moltiplicarsi di mezzi e piattaforme attraverso cui accedere al calcio oggi puoi essere un tifoso del Chelsea anche non abitando a Londra, perché comunque puoi avere accesso a tanti contenuti della tua squadra del cuore».

E lo stesso ragionamento vale per il Bologna, giusto?
«Certamente, soprattutto se i risultati sportivi sono quelli della scorsa stagione. Ma nel caso del Bologna entra in gioco un altro elemento: tanti emiliano-romagnoli, per una forma di vicinanza di comunità, al di là delle rivalità si sono identificati in una squadra che è l’espressione del territorio. E’ un processo di identificazione che è tanto più forte quando la squadra o torna ad affacciarsi in Europa, come nel caso del Bologna, o in Europa ottiene successi, e mi viene da pensare alla Virtus».

Ma una crescita così, da 264 mila tifosi a 389 mila, da cosa può derivare?
«Entra in gioco anche un altro elemento: la fiducia nella progettualità del club. Oggi il tifoso è diventato più maturo e quando capisce che il club per cui tifa ha un obiettivo, per raggiungerlo viene messo campo un progetto adeguato, nel momento in cui i risultati premiano lo sforzo, la fidelizzazione cresce in questo modo».

Lo stesso principio si può quindi applicare anche in altri casi, come quello di Empoli e Atalanta?
«Sì. Può stupire il fatto che i tifosi dell’Empoli, che ha centrato la salvezza all’ultima giornata, siano cresciuti più di quelli di un club che quest’anno ha vinto l’Europa League. Ma il principio che domina è quello della fiducia negli obiettivi: l’obiettivo dell’Empoli in serie A è salvarsi, quello dell’Atalanta vincere un trofeo in Europa. In linea di principio gli investimenti che permettono maggiore competitività danno qualcosa in più allo spettacolo. Favoriscono l’avvicinamento emotivo a un club e accelerano i ricavi, la creazione di posti di lavoro e favoriscono lo sviluppo locale».

Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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