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Benjamin Dominguez, corsi e ricorsi con altri “italiani”

Scopriamo Benjamin Dominguez: l’esordio con il benestare del Pibe, gli incroci con gli altri “italiani”, i suoi numeri

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Benjamin Dominguez, Calciomercato Bologna
(© 1000 Cuori Rossoblù)

Alla lista degli argentini passati in Serie A sembra se ne stia per aggiungere un altro, e grazie proprio al Bologna: Benjamin Dominguez. Il classe 2003 del Gimnasia la Plata è l’ultimo colpo (ma attendiamo le firme) dei Rossoblù in terra argentina, dove negli ultimi anni hanno pescato molto bene, tra l’omonimo Nico Dominguez e Santi Castro. La storia di “questo” Dominguez si incastra con quella del “Toto”, ma anche con altre personalità che hanno a che fare con il nostro Belpaese.

Dominguez, l’incrocio con Maradona e non solo

Era un piccolo talento ancora inesploso Benjamin Dominguez, quando gli capitò (o si guadagnò, punti di vista) la possibilità di esordire in prima squadra con il suo Gimnasia la Plata. Veniva dal settore giovanile, lì dove c’era una personalità non proprio indifferente che diede la sua “benedizione” al piccolo Benjamin: Diego Armando Maradona.

Il Pibe ha allenato Domniguez per un anno, proprio quando poi esordì con la prima squadra, anche solo per pochi minuti. In quel Gimnasia-Talleres, uno degli avversari di Benjamin fu un altro giovane prospetto che oggi in Italia conosciamo molto bene: Mateo Retegui. Nella scorsa stagione, inoltre, Dominguez fece appena in tempo a incrociare quello che potrebbe diventare suo compagno, Santiago Castro.

I numeri sono dalla sua parte

Ma chi è Benjamin Dominguez? Proviamo a raccontare questo esterno classe 2003 attraverso i suoi numeri. Ala sinistra di piede destro, che quindi ama rientrare sul suo piede forte, in 963 minuti di questa nuova stagione ha già messo a segno ben 22 dribbling, cosa non da poco per uno nel suo ruolo e alla sua età. Sono 2 i gol in queste prime undici giornate di campionato, con la bellezza di 29 tiri, di cui 15 da fuori area. Numeri che non faranno strabuzzare gli occhi ad alcuni probabilmente, ma il ragazzo, a 20 anni, ha ampi margini di crescita.

Fonte – Dario Cervellati, Corriere dello Sport – Stadio

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