Calciomercato Bologna – Il “centrale” diventa centrale per Sartori (Stadio)

Missiva per gli increduli: siamo appena entrati nei giorni del Cobra Sartori. E, esattamente come accadde la scorsa sessione estiva, gli ultimi giorni di mercato sono quelli in cui viene prodotta l’accelerazione estiva. E tre trattative (che diremmo “fulminee”) sono giunte in porto.

La prima fase del mercato: le prime trattative chiuse da Sartori e Di Vaio

Luglio ha portato in dono i primi acquisti, fra conferme, riscatti e nuove entrate. Il riscatto di Odgaard e gli acquisti di Holm, Dallinga, Miranda, Cambiaghi e Erlic (non necessariamente non con questo ordine temporale e senza contare il settore giovanile), dava già una prima connotazione alla rosa.

Il mantra era questo: con tre compitizioni, Italiano doveva avere un gruppo allargato e cresciuto in punto qualità. E con i 5 acquisti sopra menzionati il primo passo era stato compiuto. Le vendite sono state due (Calafiori e Zirkzee) e due giocatori non sono stati riscattati (Kristiansen e Saelemaekers). Ma occorreva fare diversi e ulteriori passi avanti, per gestire Champions League, Campionato e Coppa Italia.

I giorni del Cobra

Adesso occorre l’ultimo allungo e fine agosto è, da sempre, il periodo più florido di intuizioni del nostro Responsabile dell’Area Tecnica. Il primo argomento è (era e rimane, ndr) il centrale di difesa, per sostituire Calafiori. Senza dare troppe responsabilità al giocatore tedesco, l’aver indugiato e atteso la risposta di Matts Hummels forse ha fatto buttare via del tempo, ma la fama del nominativo lo richiedeva. Poi ci sarebbe, forse, da ricercare un vice Ferguson, di qualità, la stessa che esprime lo scozzese.

Intanto sono arrivati Dominguez (investimento per il futuro), Pobega (investimento per il presente) e Iling Junior (investimento per l’infortunio di Cambiaghi e giocatore di formazione italiana per la lista CHL). Seguendo il proverbio “Non c’è il due senza il tre ed il quattro viene da se”.

Il Centrale di difesa l’ultimo necessario colpo per Sartori?

Il quarto (che sarebbe dovuto essere il primo, una volta che Calafiori era definitivamente partito per Londra) rimane ancora una casella vuota. No Hummels, no Logan Costa del Tolosa e Alexsandro del Lille (richieste cifre superiori al valore dei giocatori), no Rugani (finito poi all’Aiax, ma forse è meglio così), no Brassier (che ha trovato l’accordo con il Marsiglia).

Rimangono sul piatto, in ordine di importanza, Jakub Kiwior dell’Arsenal e il danese Victor Nelsson del Galatasaray. Il Bologna propone dei prestiti onerosi con diritto di riscatto. Gala e Gunners non ci sentono e vogliono monetizzare, quindi vogliono vendere i giocatori a titolo definitivo.

Altre piste meno “interessanti”

Discorsi simili valgono anche per Niakatè dello Sporting Lisbona e per Koki Machida dell’Union Saint Gilloise. E i loro prezzi non sono prezzi di saldo (richieste cifre intorno ai 20 milioni). Proposti l’argentino Amione, 2002, e Chanchel Mbemba, 30, del Marsiglia. Per quest’ultimo la richiesta è di 6 milioni, perchè il suo contratto è in scadenza nel 2025.  Ma occorre ricordare che ha chiamato un dirigente della sua squadra “cugino”, una leggerezza che, forse, lo ha fatto mettere fuori squadra.

Pastorello, che ne cura gli interessi per l’Italia, lo ha proposto a Sartori: magari a 4,5 milioni si chiude e il terzo centrale (nella gerarchia i primi due sono Lucumì e Beukema) viene così regalato a Italiano. Venerdì 31 ultimo giorno: c’è spazio per un’ultima magia del Cobra.

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