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Quousque tandem, Antonini, abutere patientia nostra?

Altre dichiarazioni di Antonini sui fatti di Gara-4 su TpostNews: l’impressione, questa volta, è che si sia davvero superato il limite

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Le parole di Antonini. Fortitudo - Trapani (Crediti: Valentino Orsini)

Ecco. Ci risiamo. Dal 9 giugno sono passati esattamente 93 giorni. Nel giro di 3 mesi di solito le questioni, soprattutto quando sono sostanzialmente unilaterali, tendono a farsi sempre meno tese. A maggior ragione quando a lamentarsi è proprio chi ha vinto, anzi, il presidente della squadra che ha, con tutti i meriti, sollevato la coppa per la promozione in serie A. “Dove sta, ANCORA, il problema?” viene da chiedere. Il presidente Antonini ha fatto la sua (ottima) campagna acquisti e si accinge ad affrontare il campionato LBA dopo trent’anni. Via le questioni biglietti, Fossa, flopping, buffet, premiazioni negli scantinati, sala stampa, Elettra… Contenti tutti, no? 

Nei mesi che sono passati da quando la Fortitudo ha scoperto la sua avversaria nelle Finals playoff e il 31 agosto non ci sono state altro che parole, parole, parole, spesso e volentieri sfociate in altro, da parte del presidente Antonini. La risposta è stata solo silenzio, nonostante ci fossero gli estremi per, almeno, domandare cortesemente a chi apriva la bocca di godersi e basta la propria serie A. Certo, non che la Effe sia stata l’unico bersaglio, dato che anche l’LNP ha avuto il suo bel da fare con le esternazioni di Antonini.

Le dichiarazioni di Antonini a TpostNews

Non ripartiamo dal principio. Ribadire i fatti di Gara-4 sarebbe inutile, in primis perché nessuno, a parte il presidente granata, ci pensa più. In secondo luogo, perché l’LNP fu molto chiara, in una nota, sulle responsabilità di chi, in sostanza, ha fatto in modo che si arrivasse a tanto. Ma, ripetiamo, sono cose abbondantemente passate, sulle quali Trapani e Effe dormono sonni tranquilli. La Fossa non è un covo di santi con l’aureola, chiaramente, ma probabilmente si è deciso di andare a spingere un po’ troppo sull’acceleratore rimescolare tutte le carte possibili. Tiriamo le somme. Alla fine dei conti, quanti DASPO ci sono stati? Uno. Per chi? Si sa.

Evidentemente non era ancora abbastanza. Dichiarare a TpostNews che “mi veniva anche male parlare col presidente della Fortitudo, non è neanche il proprietario, è stato nominato e di soldi non ne cacciava neanche uno. Mi veniva un po’ difficile parlare con lui di sport e investimenti” oppure “suo figlio mi fece il gesto delle manette a fine partita e io gli ho risposto mandandolo a fare in culo; credo di aver fatto la cosa che il 99% delle persone al posto mio avrebbe fatto” sicuramente non si confà alle dichiarazioni che ci si aspetterebbe da un presidente alle porte della sua prima stagione in LBA. Ovviamente, l’intervista non finisce qui, dato che si è parlato anche del DASPO (“ridicolo“) e della premeditazione riguardo ai mancati festeggiamenti (“la tifoseria di Bologna aveva già preparato tutto a tavolino, lo sapevamo che non volevano farci festeggiare”). Insomma, una pioggia di parole che non ci si aspetterebbe sullo scoccare di settembre e soprattutto che va a toccare tasti evidentemente un po’ troppo delicati.

Due parole in merito alla questione Antonini

Alla luce di questo, è opportuno fare qualche valutazione. Sparare a zero non sulla Fossa, come ampiamente già fatto in passato, bensì sul presidente della Fortitudo, che nemmeno una volta ha risposto alle continue provocazioni da tre mesi a questa parte, poco si lega all’incarico che Antonini ricopre. Metterla su un piano economico, guardando il resto del mondo dall’alto in basso, non sembra proprio la maniera giusta per presentarsi al mondo LBA e dell’Eurolega. A maggior ragione facendolo dichiarando esplicitamente, in più d’una occasione, di non avere la minima idea di come funzioni il mondo della palla a spicchi. Investire? Benissimo. Così? Le dirò, Presidente… Se gli “scossoni” dei quali si parlava qualche giorno fa devono essere questi non ci sono dubbi: la pallacanestro italiana non ha bisogno di questo.

Rivangare questioni che morte e sepolte non sono state mai, dati i fiumi di parole e di inchiostro versati quest’estate, ma perlomeno accantonate da entrambe le parti, è veramente inutile. La Effe nella sua serie A2, col suo mercato, con la sua gente. Trapani in ritiro a Bormio, pronto a prendersi un’LBA che lo vedrà protagonista o perlomeno indiziato speciale. Cosa c’entrano le finali, ANCORA? Nulla, e non interessano più a nessuna delle due parti. Il metodo comunicativo del presidente, evidentemente, funziona solo così. Ancora: non c’è bisogno di questo, Antonini, e il Trapani Basket non si merita questo. 

In chiusura

Per come stanno andando le cose, sembra che quando il presidente (a volte sembra che sia lui a correre su e giù per il parquet e non i giocatori) alzerà in un futuro molto prossimo la Coppa di Eurolega, le sue prime parole saranno: “A Bologna non abbiamo potuto farlo“. Lasciando stare le questioni con il presidente Maiorana (come si lascia intendere nell’intervista, pare che i due si siano denunciati a vicenda oltre alla nota dell’LNP di oggi), questa volta sembra che il vaso riempito da Antonini nei mesi abbia, come dire, oltrepassato un po’ la misura. Non che già così non fosse, ma adesso ne siamo davvero certi tutti. 

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