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Bologna, attacco rimandato a settembre (Il Resto del Carlino)

L’attacco del Bologna non convince: serve trovare il gol su azione. I due bomber rossoblù, Castro e Dallinga, sono partiti a rilento

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Santiago Castro
Santiago Castro, l'attacco ha bisogno di lui (©Bologna Fc 1909)

Nelle prime tre partite del Bologna, se c’è qualcosa che non ha affatto entusiasmato, è stato proprio l’attacco. La fase offensiva del Bologna di Italiano, particolarmente amareggiato dopo la gara in casa con l’Empoli, sta faticando e non trova protagonisti, o meglio, non quelli che ti aspetteresti. Castro e Dallinga, infatti, non hanno ancora messo a segno nessun gol e non hanno convinto nemmeno più di tanto di essere quelli che nel calcio si chiamerebbero i “bomber”. Entrambi amareggiati dopo la partita in casa con l’Empoli, i due attaccanti devono trovare la soluzione giusta per diventare incisivi.

Castro, l’attacco del Bologna aspetta te

Nel precampionato quello che aveva fato assaggiare Castro al pubblico bolognese era ben diverso a quanto visto in campo nelle prime tre uscite stagionali. Anzi, era stato proprio il giocatore che aveva mosso di più gli entusiasmi, andando a segno in tutte le gare amichevoli disputate. Insomma, il Bologna pensava che la pratica attacco fosse stata archiviata nel migliore dei modi, soprattutto tenendo conto del fatto che Italiano predilige la fase offensiva piuttosto che quella difensiva.

Il Santiago Castro visto in preseason non è stato, però, quello che ha giocato nelle prime tre gare ufficiali della stagione. Con l’Udinese le occasioni sono state un paio, ma il pallone è stato colpito con troppa timidezza. A Napoli la palla-gol è stata invece nitida, ma ancora una volta Santiago non ha mostrato freddezza sottoporta. Con l’Empoli Castro ci ha riprovato, ma non ha saputo trovare di meglio di un pallone che è partito alto sopra la traversa. Bisogna azzerare, quindi, le prestazioni di Santi, ritrovando quello che ha iniziato la preparazione con grinta ed entusiasmo.

Dallinga e gli altri

Anche Dallinga non ha convinto, lui che, ai nastri di partenza, sembrava il titolare fisso nell’attacco del Bologna, dati i 15 milioni pagati al Tolosa. Con l’Empoli non si è mai reso pericoloso, soprattutto perché Italiano ha deciso di spedirlo in campo come rifinitore sotto punta. Una scelta bizzarra, soprattutto perché così facendo Castro ha ricoperto il ruolo di terminale offensivo per i cross. Un’incombenza che, guardando le caratteristiche dei due giocatore, probabilmente avrebbe svolto meglio Dallinga, perlomeno guardando le caratteristiche fisiche dei due. Uno sfiora i 178 cm, l’altro supera il metro e 90.

Insomma, l’attacco di questo Bologna non ha saputo ancora convincere nel mese di agosto. Adesso pausa per i nazionali, poi si vedrà se Italiano riuscirà a trovare la soluzione per questo rompicapo che davanti si sta rendendo sempre più complicato. Di gol su azione, infatti, non ne sono ancora arrivati: le uniche reti sono state il rigore di Orsolini con l’Empoli e quello sullo sviluppo di calcio d’angolo di Fabbian. Le due punte devono trovare le soluzioni giuste, così come deve trovarne anche Odgaard, apparso meno granitico dello scorso anno contro Napoli ed Empoli. Serve una scossa.

Fonte: Massimo Vitali – Il Resto del Carlino

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