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Bologna, Casale si presenta: «C’è grande carica, sono fiducioso»

Il neo-acquisto del Bologna Nicolò Casale ha parlato quest’oggi nella conferenza stampa di presentazione. Ecco le sue prime dichiarazioni

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Bologna Como difesa
Nicolò Casale (©Bologna FC 1909)

Oggi nel primo pomeriggio si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di Nicolò Casale, neo-acquisto del Bologna arrivato a Casteldebole proprio agli sgoccioli del calciomercato estivo. Come ha anticipato Giovanni Sartori, il ragazzo classe 1998 è giunto sotto le Due Torri dalla Lazio con la formula del prestito con diritto/obbligo di riscatto. Ecco le prime dichiarazioni del nuovo difensore rossoblù.

Le parole di Nicolò Casale: «Quando sono arrivato a Bologna ho percepito una grande carica e fiducia nei miei confronti, che era quello che mi mancava»

Innanzitutto come stai? Quando potrai essere pronto? Sei arrivato da Roma con qualche problema fisico?
«Sto molto bene. Con la sosta i preparatori hanno deciso di prendere qualche giorno in più ma io sto benissimo, anche perché ho giocato fino all’ultima partita con la maglia della Lazio. Ho avuto un semplice fastidio al polpaccio ma sono stato gestito nel migliore dei modi quindi sarò a piena disposizione appena la squadra rientrerà da questi giorni liberi».

Con la Lazio hai vissuto un’annata fantastica e una in cui è stato più complicato riconfermarsi. È questa l’esperienza che porti a un Bologna che prova a fare lo stesso cammino. Come hai visto la squadra in questi primi giorni?
«Il primo anno alla Lazio è stata un’annata straordinaria poi, per vari motivi, l’anno dopo ho fatto fatica. Sapevo quello che potevo ancora dare ma non riuscivo a tirarlo fuori. Quando ho sentito il Direttore ho percepito grande fiducia dalla società, era proprio quello che mi mancava. Appena arrivato, infatti, ho sentito subito una carica diversa, più importante per noi giocatori. Ho visto un grande Bologna, con il cambio di allenatore e la rosa mai del tutto completa bisogna ancora sistemare qualche cosa ma conosco il mister, ho seguito i compagni e sono molto fiducioso. Credo che sia una squadra forte».

Secondo te cosa non è andato in queste prime giornate? Cosa pensi di poter portare tu a questo Bologna, soprattutto dal punto di vista della difesa?
«Ho parlato con il mister e mi ha fatto capire quello che vuole a livello difensivo. In questi anni ho cambiato vari allenatori quindi ho giocato in tutti i modi possibili. Sicuramente arrivo con la consapevolezza di poter capire in fretta quello che vuole il mister e con l’esperienza che ho accumulato in questi anni. Poi ovviamente è uno sport collettivo, non si gioca da soli e con l’allenamento potremo sistemare quello che c’è da migliorare. Personalmente cercherò di dare una mano il più possibile».

Le tue migliori qualità fisiche?
«Vista la mia struttura fisica ho un bel passo e una forza fisica importante. Devo ringraziare Sarri per avermi fatto crescere sotto vari punti di vista, come nel livello di attenzione e nelle palle inattive. Ovviamente ci sono tante cose che posso ancora migliorare, cercherò di portare le mie doti personali ma anche e soprattutto di migliorarmi».

Che step è arrivare qui a Bologna?
«Per me è un passaggio importantissimo. Ho sentito voci in questi giorni secondo le quali si tratta di un passo indietro ma non è assolutamente vero: arrivo in una società solida, con una squadra forte e un allenatore forte che si giocheranno la Champions. Forse sarà uno dei passaggi più importanti della mia carriera, devo ancora tirare fuori quel qualcosa in più e penso che sia la piazza giusta per dimostrarlo».

Hai già conosciuto i tuoi compagni?
«Per fortuna è stata una trattativa veloce anche se erano gli ultimi giorni di mercato. Al momento non mi sono ancora allenato con la squadra ma conosco i compagni e so benissimo che giocatori ci sono».

Speri ancora nella convocazione in Nazionale?
«È sempre un sogno. La convocazione arrivata all’inizio della scorsa stagione mi aveva fatto vivere quel sogno che purtroppo e soprattutto per colpa mia è durato poco, ma questo fa parte della carriera di un giocatore. Il mio obiettivo, come tutti, è quello di riprendermi la convocazione. Qui sono sicuro che potrò tirare fuori le mie potenzialità».

Tu hai giocato nelle competizioni europee: che differenza c’è tra una partita di Champions e una di campionato?
«Si sa benissimo che il calcio europeo non è la Serie A. Tutte le squadre sono forti, ci sono tanti giocatori importanti e l’ho vissuto sia con la Champions League che l’anno prima con l’Europa League. Non c’è nulla di facile o scontato, le emozioni sono indescrivibili e ti trovi a vivere qualcosa di speciale: ve ne accorgerete anche voi».

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