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Amarcord – Bologna: Napoli – 3 dic

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Domenica 5 dicembre è in programma la quindicesima giornata del massimo campionato di calcio. Il Bologna è di scena, al Renato Dall’Ara, opposto agli azzurri partenopei del Napoli.

Sono altre una cinquantina gli incontri tra le due formazioni disputate a Bologna, sin dal lontano 1929-30, primo campionato a girone unico, ma è la prima volta che la gara viene disputata all’ora di pranzo. Come sempre, per le statistiche vi consiglio di fare capo all’articolo dell’amico Simone Zanetti di domani.

Oggi vi voglio narrare la gara del campionato 1997-98; una gara che ebbe uno strano andamento, anzi si può dire che si divise in una prima gara di 88 minuti ed una seconda di sette minuti.

Ma andiamo per gradi.

Il Bologna del grande “Roberto Baggio” nelle precedenti sei partite ha collezionato la miseria di tre pareggi e tre sconfitte e staziona miseramente nei bassissimi fondi della classifica. Per contro il Napoli non è che goda di miglior salute, infatti gli azzurri sono solo un punto avanti in classifica. La tifoseria bolognese è in pieno fermento. La panchina di Ulivieri risulta molto traballante. A seguito di ciò mister Renzo Ulivieri si rivolge anche alla cabala: rispolverando l’antico cappotto portafortuna delle stagioni precedenti.

Pronti via e al fischio di inizio dell’arbitro Rodomonti subito il Bologna si lancia all’attacco.

Sono passati solo sessanta secondi dall’inizio ed una pennellata di Baggio trova Nervo pronto a deviare la sfera in fondo alla rete, ma l’arbitro annulla in quanto il rossoblu ha toccato la palla con la mano. Il Bologna si esprime alla meglio e in pochi minuti va al tiro altre tre volte con Andersson, Cristallini e Baggio e, quando sembra che il dominio dell’incontro sia bolognese, ecco che il Napoli passa in vantaggio.

Goretti (al 13′) sfrutta una distrazione collettiva della difesa rossoblu, battendo Sterchele con un tocco ravvicinato su combinazione Giannini-Bellucci.

Inizia il momento più difficile per il Bologna, costretto a fare i conti con il pubblico spazientito e la grande voglia di rimediare alla rete subita. Ma la fretta non ispira le giocate, gli errori si sommano agli errori ed il pubblico comincia a fischiare sonoramente.

Ulivieri si sbraccia come un ossesso dalla panchina; chiede ai suoi giocatori di insistere sul vecchio schema di gioco “lancio lungo di Torrisi per la testa di Andersson che a sua volta deve servire il compagno meglio piazzato”. Ma anche questo “schema” non da i frutti sperati e, dopo quattro minuti di recupero, le due formazioni vanno negli spogliatoi con il Napoli sempre in vantaggio.

Durante l’intervallo Ulivieri compie una mossa che farà girare la gara a favore dei rossoblu. Lascia Magoni negli spogliatoi sostituendolo con “Fontolino” Fontolan.

Dopo soli tre minuti, dal ritorno in campo, il Bologna pareggia. Un intervento falloso di Giannini ai danni di Baggio determina una calcio di rigore. Batte lo stesso Robby che realizza con un bolide sotto la traversa. Le due squadre sono in parità ma il Napoli accusa duramente il colpo. Passano solo otto minuti ed il Bologna si porta in vantaggio. Lancio lungo di Torrisi, colpo di testa di Fontolan che prolunga per la testa di Andersson. Il portiere napoletano Taglialatela salta fuori tempo e Andersson può incornare a rete senza difficoltà, portando in vantaggio i bolognesi. Il portiere protestava con l’arbitro sostenendo d’aver subito la carica del gigante vichingo ma l’arbitro Rodomonti convalidava il gol. Da questo momento sino all’ 88 minuto sembra che la partita sia incanalata su un unico binario che vede il Bologna vincente. Ma in uno dei rari attacchi del Napoli (88’) ecco che Mangone colpisce la palla con la mano all’interno dell’area petroniana. Rigore. I bolognesi contestano la decisone dell’arbitro adducendo al fatto che non vi era volontarietà nel fallo. L’arbitro Rodomonti era inflessibile e non tornava sui suoi passi. Sul dischetto si presentava il centravanti Claudio Bellucci.

Tiro forte e secco ma, purtroppo per gli azzurri, la palla finisce alta in curva tra la gioia del portiere bolognese Sterchele e dei tifosi rossoblu.

Dal possibile pareggio fallito dal Napoli ha inizio la seconda partita, quella che durerà solo sette ma intensi minuti.

Saranno sette minuti che rimarranno incisi nella mente del malcapitato portiere di riserva Di Fusco, che aveva sostituito l’infortunato Taglialatela al 71′, in quanto veniva letteralmente travolto dalla furia bolognese.

Al 90’ lancio di Andersson per Baggio e tocco di gran classe del “codino” con palla in rete. (3-1). Al 93’ Baggio serve un assist al bacio ad Andersson che supera Di Fusco e segna in scivolata. (4-1). Al 95’, ultimo minuto di recupero, Baggio viene atterrato in piena area dall’ex juventino Zamboni. Il difensore viene espulso, in quanto ultimo uomo, mentre Baggio trasforma il relativo rigore. (5-1).

Che dire di questo folle incontro. I giocatori rossoblu sono passati dai fischi del primo tempo alle ovazioni di un pubblico delirante che, con un colpo di spugna, ha cancellato la loro brutta partenza. Purtroppo il calcio è così. È crudele con chi sbaglia. Il Napoli ha pagato a caro prezzo sia l’errore di Bellucci che la libertà concessa, nel secondo tempo, al “divin codino” Baggio.

 

I tabellino della partita: 2 novembre 1997

BOLOGNA-NAPOLI 5-1

Reti: 14’ Goretti, 48’ (rig.) Baggio, 56’ Andersson, 90’ Baggio, 90’+3’ Andersson, 90’+5’ (rig.) Baggio.

BOLOGNA: Sterchele, Carnasciali, Mangone, Magoni (Fontolan 46′), Paganin, Torrisi, Nervo, Cristallini, Andersson, Marocchi (Gentilini 86′), Baggio. – All. Ulivieri.

NAPOLI: Taglialatela (Di Fusco 71′), Conte (Panarelli 73′), Sergio, Goretti, Zamboni, Ayala, Turrini, Giannini (Longo 73′), Bellucci, Rossitto, Calderon. – All. Mazzone.

Arbitro: Rodomonti di Teramo.

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