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Bologna

C’è una difesa reinventare (Il Resto del Carlino)

La difesa, quest’anno, è terz’ultima per reti incassate. Occorre migliorare i meccanismi della retroguardia, con la Champions che inizia domani.

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Jhon Lucumi (© Damiano Fiorentini) perno della difesa
Jhon Lucumi (© Damiano Fiorentini) perno della difesa

L’anno scorso il Bologna di Motta, con un quinto posto finale (ma che fino alla penultima partita era terzo), aveva la terza difesa del campionato. In 38 partite della Serie A, il Bologna era riuscito nell’impresa a incassare solo 32 reti, neanche una a partita (merito dei tanti clean sheet). Meglio dei rossoblù avevano fatto solo Inter (22 gol), e la Juventus (31 gol, solo uno meglio dei rossoblù). E se l’Inter ha costruito lo scudetto23/24 sulla forza della sua difesa, anche il Bologna ha concquistato la Champions con un solido pacchetto arretrato.

La difesa della stagione 2023-24

La difesa che così bene aveva fatto nella scorsa stagione, era nata da tre felici intuizioni di Sartori: Jhon Lucumi, Sam Beukema e Riccardo Calafiori. Jhon arrivato dal Genk nell’estate del 2022, Sam dall’Az la scorsa estate, insieme a Riccardo (Basilea), hanno costruito una autentica fortezza di fronte a Skorupski e Ravaglia. Senza dimenticare Posch, Lykogiannis, De Silvestri e Kristiansen sulle fasce.

Il pacchetto difensivo oggi

La partenza di Calafiori verso l’Arsenal (citando anche la partenza di Bonifazi verso Lecce, quella di Ilic verso il Partizan e la scadenza di contratto Soumaoro) hanno creato la necessità di ricostituire la linea difensiva.

Due centrali e due terzini (destro e sinistro), vista anche la partenza di Kristiansen e la necessità di una rosa più lunga per la Champions. I due centrali scelti sono Martin Erlic e Nicolò Casale, mentre Emil Holm e Juan Miranda sono i laterali.

Andando al campionato odierno, dopo appena 4 giornate, la classifica reti subite si è ribaltata: da terzi a terz’ultimi. Mentre l’attacco non ha ancora dato fuoco alle polveri. E se l’anno scorso Motta curava maniacalmente la fase difensiva, Italiano è probabilmente più un “offensivista” che un difensivista. Il primo giocava con un baricentro più basso, mentre il secondo lavora su una difesa altissima e un pressing asfissiante, che diventa efficace solo con una condizione eccellente.

Sulla difesa non ancora performante è necessario, in questo ragionamento, fare un paio di considerazioni. Sicuramente l’infortunio a Lucumi in Copa America, non ci ha restituito il migliore Lucumi, indietro di condizione. Mentre i nuovi inserimenti, Erlic e Casale,  devono ancora inserirsi nei meccanismi difensivi e questo abbisogna sempre di tempo. Stesso discorso vale per le fasce, Miranda e Holm.

Con la Champions in arrivo domani a Bologna e la trasferta di Monza alle porte, è necessario ritrovare velocemente una perfezione dei meccanismi difensivi per evitare imbarcate di gol. E ricorrere sempre (e negativamente, ndr) al confronto con la scorsa stagione.

(Fonte Giordano, RdC)

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