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Davide Cassani: «Il Bologna ha meritato ciò che ha ottenuto» (Il Resto del Carlino)

Davide Cassani, ex ciclista professionista e tifoso rossoblù, ha rilasciato un’intervista sul Bologna in Champions. Leggi le sue parole qui.

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Fonte immagine: federciclismo.it
Davide Cassani (© federciclismo.it)

Davide Cassani vive una vita ricca di esperienze, accumulando successi e viaggi grazie alle tante attività e passioni che lo circondano: ex ciclista professionista, commissario tecnico della Nazionale di ciclismo, opinionista televisivo e presidente di Apt Servizi. Questi ruoli lo hanno portato a esplorare il mondo, ma quest’anno il suo sguardo è rivolto soprattutto all’Europa, con la speranza di seguire da vicino il percorso del suo amato Bologna in Champions League.

Cassani, nato a Faenza il 1° gennaio 1961, è infatti un tifoso appassionato della squadra rossoblù, e su questa ha rilasciato un’intervista presso Il Resto del Carlino. Leggi qua sotto le sue parole.

Le dichiarazioni di Davide Cassani

È contento di questo Bologna in Champions League?
«Più che contento. Perché siamo tornati indietro negli anni. Al 1964, allo scudetto. Sono cresciuto con una filastrocca: “son finiti i tempi belli Pascutti e Bulgarelli”. Adesso, magari, potremmo cambiare inizio. Da “Son finiti i tempi belli” a “Son tornati i tempi belli”».

Su Pasciutti e Bulgarelli
«Ho fatto in tempo a vederli giocare. Soprattutto Giacomo, che è stato un esempio, un leader, un mito».

Se lo sarebbe aspettato un Bologna in Champions?
«No, è stato un bel regalo, per questo vorrei seguirlo direttamente».

Secondo lei, il Bologna proseguirà sulla strada Champions?
«Non so se il Bologna conquisterà la qualificazione alla Champions tutti gli anni. Però questo non mi sembra un punto di arrivo. Ma un punto di partenza. Penso questo perché vedo l’Atalanta. Secondo me il Bologna ha tutto per confermarsi a certi livelli. Una proprietà solida, dirigenti di valore. È una squadra che potrà togliersi tante soddisfazioni. Cito l’Atalanta anche perché Sartori è stato uno degli artefici del cammino intrapreso a Bergamo. E anche qui sta lavorando bene».

Sul Bologna dello scorso anno
«Ha meritato quello che ha ottenuto. E non si è trattato di un colpo di fortuna».

Ha trovato un idolo in questo Bologna?
«No, perché alla fine a emergere è stato il gruppo. Zirkzee, Calafiori, Fabbian hanno fatto qualcosa di speciale. Ma la differenza l’ha fatta il Bologna nel suo complesso. Ho avuto la fortuna di conoscere una persona squisita qual è Lorenzo De Silvestri. Lì ho capito tante cose».

Su Zirkzee e Calafiori
«Penso che Manchester United e Arsenal abbiano preso due ottimi giocatori. Ma il Bologna ha incassato qualcosa dalle cessioni. Ci saranno investimenti per aggiungere dei giovani, o meno giovani, che possano consentire alla squadra di mantenersi su questo livello».

Su Thiago Motta
«E’ stato, lo scorso anno, l’acquisto più importante. Non sarà facile sostituirlo».

Quindi cosa pensa dell’arrivo di Italiano?
«Penso che sia bravo. Su chi storce il naso per le tre finali perse penso che intanto bisogna arrivarci. E questo non succede a tutti, perché ci arrivano in due. Poi non è arrivato alla fine con il Real Madrid. Ci è arrivato, con tutto il rispetto, con la Fiorentina. Se dovessi usare un’immagine ciclistica direi che in salita e nelle tappe è andato benissimo. Gli è mancato qualcosa in volata. Ma basta davvero росо».

Fonte: Alessandro Gallo, Il Resto del Carlino

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