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La Virtus lotta ma cede dopo un overtime: la Supercoppa 2024 è dell’Olimpia

La cronaca della Finale 2024 di Supercoppa LBA, che ha visto l’Olimpia Milano battere dopo un overtime la Virtus Segafredo Bologna

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Virtus-Bologna-Milano

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – OLIMPIA MILANO 96-98 (26-17, 47-36; 84-84)

  • Virtus Bologna: Belinelli 3, Pajola 9, Clyburn 14, Shengelia 17, Hackett 6, Grazulis n.e, Morgan 11, Polonara 18, Diouf 4, Zicic 6, Akele, Tucker 8. All: Banchi
  • Olimpia Milano: Dimitrijevic 16, Bortolani 0, Tonut 2, Bolmaro 18, LeDay 11, Ricci 3, Flaccadori 0, Diop 0, Caruso 0, Shields 10, Nebo 20, Mirotic 18. All: Messina

Si è decisa in volata la Finale 2024 della Supercoppa 2024 che ha visto sfidarsi la Virtus Segafredo Bologna e l’Olimpia Milano. Il match, ricco di colpi di scena, ha visto la Segafredo controllare la situazione nel primo tempo. Nel secondo, invece, è uscita fuori Milano che ha rimontato regalando così un match equilibrato, caratterizzato da continui botta e risposta.

Il vincitore della partita è uscito fuori dopo un overtime, nel quale la Segafredo era partita bene, salvo poi doversi arrendere ai canestri di Bolmaro. Nonostante la sconfitta si sono visti importanti segnali di crescita della formazione allenata da coach Banchi che ora è chiamata ad una settimana intensa di allenamenti per preparare al meglio il debutto in campionato. Le V Nere torneranno in campo sabato prossimo per affrontare la prima trasferta sul campo del Trapani Sharks.

LA CRONACA.

PRIMO TEMPO.

Avvio di gara che ha sorriso alla Virtus Bologna, entrata in campo con il giusto piglio. Le V Nere, mettendo pressione in difesa e giocando con velocità in attacco, hanno creato problemi a Milano, finita sotto 15-7 a quattro minuti dalla fine del primo quarto. Alle scorribande offensive di Clyburn ha risposto Josh Nebo, che con i suoi canestri ha tenuto Milano sotto la doppia cifra di svantaggio.

Nel secondo quarto la Segafredo è riuscita a toccare anche i quindici punti di vantaggio in diverse occasioni. Qualche minuto di confusione ha permesso a Milano di riportarsi sotto la doppia cifra di svantaggio ma il canestro a fil di sirena di Shengelia ha permesso alla Segafredo di andare negli spogliatoi in vantaggio 47-36.

SECONDO TEMPO.

Al rientro in campo l’Olimpia ha alzato l’intensità difensiva, creando qualche problema alla circolazione di palla virtussina. Il nervosismo tra gli uomini di coach Banchi è cresciuto, anche a causa di qualche fischio arbitrale di troppo. Allo stesso tempo è salito di colpi Mirotic, silente per tutto il primo tempo, che  ha riportato Milano a contatto a quota 53. Per il sorpasso, invece, ci ha pensato uno scatenato Nebo, che ha obbligato coach Banchi a fermare subito il gioco viste le evidenti difficoltà della Virtus nel leggere il momento delicato del match. Il mini break ha fatto bene alle V Nere, spinte da un coraggioso Diouf e da un energio Tucker, che sono così andate all’ultima pausa sopra per 69-64.

Nell’ultimo intenso quarto periodo di gioco le due formazioni si sono affrontate senza esclusione di colpi. Il continuo e botta e risposta ha fatto sì che si arrivasse a cinque minuti dalla fine con Bologna momentaneamente priva di Clyburn, uscito dal campo dopo un contatto di gioco, ma in vantaggio di due punti. Nel finale a fare la differenza sono state le giocate dei campioni. L’1/2 dalla lunetta di Clyburn a 17” dalla fine ha permesso a Milano di cercare la giocata da due punti, concretizzata da Nebo, che è valsa il pareggio sull’84-84 a 5” dal termine del match. L’errore del numero 8 nel tiro da tre ha mandato la sfida all’overtime.

Nei cinque minuti extra è stato Polonara ha ridare energia alle V Nere. I canestri del numero 33 hanno riportato Bologna sopra di cinque punti ma, ancora una volta, Milano ha saputo rimontare. A spegnere i sogni di gloria della Segafredo è stato Bolmaro, autore di cinque punti consecutivi che hanno spezzato le gambe alla Virtus.

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