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Partite in contemporanea Champions: frizione tra UEFA e Leghe?

Partite in contemporanea con Champions League e non solo. La frizione tra UEFA e Leghe è arrivata a un punto di non ritorno?

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Competizioni Uefa
La Champions League in contemporanea con Leghe e Coppe Nazionali. Un problema di share e introiti

E’ passato vieppiù sotto traccia, che il debutto della nuova Champions League è andato in contemporanea con partite delle Leghe o di Coppe nazionali. Non un grave problema, potrà pensare chi non è solito guardare partite di altri campionati e che predilige vedere la propria squadra piuttosto che le altre.

Ma in realtà, questo piccolo particolare è la prosecuzione di una frizione che sta andando avanti più o meno sottotraccia da tempo, tra le Leghe dei singoli paesi europei e la UEFA. Le richieste di non intasare costantemente i calendari con competizioni internazionali, sono andati fondamentalmente a vuoto, e così è iniziata una “controprogrammazione nazionale”.

Partite nazionali in concomitanza con la Champions League

Mentre il Bologna era in campo, ad esempio, è sceso sul terreno di gioco anche l’Ajax contro il Sittard, per una gara di Eredivisie. Mentre giocava la Juventus, in campo c’erano anche Tottenham e il Brighton, in due differenti partite di EFL Cup. MA questo è avvenuto anche negli altri giorni di programmazione della prima giornata della Champions League, con anche il Manchester United in campo martedì (sempre in EFL, o Carabao che dir si voglia) e l’Atletico Bilbao al giovedì in una gara de La Liga.

L’intasamento del calendario dovuto alla nuova formula delle tre competizioni UEFA che prevedono più partite della formula precedente, è chiaramente la motivazione di questa necessità, ma è soprattutto la scusa scelta dalle Leghe, ormai da qualche tempo sempre meno concordi con la direzione presa da Ceferin e dalla UEFA.

Non è più vietato per le Leghe giocare in contemporanea con la UEFA

Fino alla stagione 2022/23, non era possibile giocare in contemporanea con una gara di competizioni UEFA, ma a allora l’associazione delle leghe europee e la UEFA non hanno più rinnovato l’accordo.

Dopo una stagione di stand-by e, immaginiamo, di tentativi di ricomporre la situazione, il mantenimento della rotta decisa dalla federazione europea ha probabilmente portato alcune leghe nazionali a prendere una posizione più marcata.

Ecco che quindi Olanda, Spagna e anche Inghilterra, per citare le prime e più importanti, hanno deciso di calendarizzare alcune gare e in contemporanea con quelle UEFA, Champions League, mettendosi in diretta competizione anche a livello di share e di telespettatori.

Un problema non da poco, soprattutto per mercati che spostano parecchio denaro come quello spagnolo e soprattutto inglese. Ancora di più se in campo scendono formazioni come Tottenham e Manchester United, che vantano migliaia di tifosi anche fuori dal Regno Unito, o come il Bilbao che per i baschi è una sorta di Nazionale.

Chi ci rimette da questa frizione tra UEFA e Leghe Nazionali?

Come riporta anche Calcio e Finanza, sono rimasti quindi inascoltati gli appelli della UEFA, che fino all’ultimo aveva chiesto di evitare questo genere di sovrapposizione, per non fare danno al calcio europeo e ai tifosi. Appello vagamente ipocrita, visto che spesso la UEFA si è ben guardata di ascoltare le richieste delle leghe, ma soprattutto risuona assurda la citazione ai tifosi.

Davvero un tifoso può essere indeciso su quale partita guardare? Diverso è il mero consumatore, che non si cura dei colori ma guarda solamente il calcio per piacere o, appunto, per consumare uno spettacolo. In quel caso certo, potrebbe essere in difficoltà. Ma a quel punto, il problema può solo essere della UEFA, che rischia di vedere calare lo share e di conseguenza gli introiti…

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