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Verso Bologna-Atalanta, Maggi (Eco di Bergamo): «Mi aspetto una bella partita. Alla Dea sta mancando la fase difensiva»

L’intervista al collega dell’Eco di Bergamo e di Calcio Atalanta sulla gara tra il Bologna e la Dea

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L’Atalanta prima della sfida di Champions contro l’Arsenal
(© Atalanta BC)

Tra poco meno di 24 ore, sul prato del Renato Dall’Ara di Bologna, i rossoblù padroni di casa e l’Atalanta si giocheranno 3 punti fondamentali per la classifica di entrambe. I rossoblù devono confermare quanto di buono fatto a Monza. La squadra di Gasperini deve reagire dopo l’inatteso ko casalingo col Como.

Del momento dell’Atalanta e della gara contro il Bologna, abbiamo parlato insieme al collega dell’Eco di Bergamo e di Calcio Atalanta, Filippo Maggi.

È stato un avvio di campionato complicato per l’Atalanta, come arriva alla sfida col Bologna?
«In realtà, in questi 8 anni dell’epoca Gasperini, ci sono stati avvii più negativi di questo. Basti pensare in termini di punti in classifica in Serie A ce n’era stato anche uno peggiore. Dopo aver alzato un trofeo come l’Europa League, le critiche arrivano più facilmente. Ma nel complesso, al netto di un rendimento difensivo molto negativo perché la Dea è la seconda peggior difesa, i nerazzurri hanno raccolto meno di quello che avrebbero meritato. Mi viene in mente il ko di Torino, dove avrebbe anche meritato di vincere. Certo che sorprende la saltuarietà delle prestazioni».

Incostanza nelle performance che si è vista anche martedì contro il Como…
«Contro l’Arsenal, l’Atalanta ha fatto una grande prestazione. Poi contro il Como, al di là di 20 minuti fatti bene, la Dea ha svuotato il centrocampo come fa spesso ma ha lasciato il controllo alla squadra di Fabregas. Il Como, quindi, è diventato padrone del campo. E quando dopo la gara Gasperini si dice preoccupato significa che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe».

Tra le carenze di questa Atalanta c’è quella in attacco di un centravanti alternativo a Retegui: uno dei nomi è quello di Vanja Vlahovic e contro il Como ha esordito col Como. Potremo vederlo presto in pianta stabile in prima squadra?
«Lui un centravanti un po’ anomalo rispetto ad altri cresciuti in questo periodo storico. Rispetto ad altri, a cui viene richiesto di giocare molto con la squadra, lui è un grande finalizzatore e le sue medie realizzative lo confermano. L’anno scorso ha segnato 19 gol in 20 gare in Primavera e quest’anno in under 23 è a 7 reti in 5 partite. Non mi stupirei di vederlo ad alti livelli anche in prima squadra. È uno che ha il gol nel sangue. Anche perché, come ha detto Gasperini, la scommessa Zaniolo prima punta per il momento non stanno vincendo».

Retegui sta pagando o potrebbe pagare l’essere il solo centravanti della Dea?
«In parte sì, penso che questo sia il motivo per cui spesso Gasperini non gli fa finire le partite. Non perché non sia contento di come gioca, anzi a margine delle gare Gasperini ripete di essere molto contento del ragazzo. È uno che dà tutto anche in allenamento, è molto umile, si è calato nella parte, ha cercato subito casa a Bergamo ed è molto legato alla sua famiglia. Va da sé comunque che se l’Atalanta giocherà ancora 42 partite (minimo) da qui a fine stagione, deve sperare che Retegui stia bene, essendo l’unico centravanti che finora ha dimostrato affidabilità».

Per quanto riguarda la difesa. Anche lì l’Atalanta sembra avere gli uomini contati, almeno tra quelli che Gasperini considera pronti e dunque escludendo Godfrey…
«La situazione è chiara. Al momento con Toloi che ha uno storico di infortuni molto importante dalla vittoria dell’Europeo vinto ad oggi, Gasperini ha pochi centrali che considera pronti. Di fatto in questo momento l’Atalanta, anche in vista del Bologna, ha quattro titolari: Kossounou, Djimsiti, Kolasinac e Hien. Su Godfrey, nonostante Gasperini abbia tentato fin dal ritiro di inserirlo con continuità, in questo momento non sembra essersi inserito nei meccanismi. Chi conosce bene il tecnico, sa bene che coi giocatori che arrivano dall’estero c’è subito uno stress-test molto importante».

Che gara ti aspetti domani tra Bologna e Atalanta?
«Mi aspetto una partita molto bella. I confronti tra Italiano e Gasperini sono sempre stati molto belli. Forse di partite scialbe ne ricordo soltanto una: uno 0-0 tra Spezia e Atalanta a La Spezia. Credo sarà una partita con tanti gol, anche perché nessuna delle due difese mi sembra tanto inquadrata».

Come vedi il Bologna dall’esterno in questo avvio di stagione?
«Già dalle sensazioni estive mi sembra molto difficile ripetere il cammino dello scorso anno. Anche perché il cambio Motta-Italiano non è così facile e richieda molto tempo. E, anche se penso di dire ovvietà, sostituire Calafiori e Zirkzee era molto complicato, soprattutto alle condizioni di mercato a cui sono andati via. E poi mi aspettavo un mercato diverso da parte di Sartori. Probabilmente ha scelto insieme all’allenatore giocatori che conoscessero già il suo calcio o comunque il campionato italiano per non perdere troppo tempo».

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