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Liverpool, una città di leggende (Corriere di Bologna)

Le mille anime della città di Liverpool: dalla fondazione della squadra di calcio ai Beatles, passando per Bill Shankly e Klopp

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Verso Liverpool-Bologna: la storia della città (©Bologna FC 1909)
Il celebre stadio Anfield (©Bologna FC 1909)

Prima degli anni Novanta dell’Ottocento il Liverpool come club calcistico non esisteva. Nel 1892, però, l’Everton abbandonò Anfield a causa dell’affitto troppo caro e John Houlding, proprietario dello stadio, decise di fondare una nuova società. Fu così che nacque il Liverpool Football Club, una delle squadre più blasonate d’Inghilterra, in una città che di inglese ha poco.

I cittadini di Liverpool (i cosiddetti Scouse) sentono di appartenere poco all’Inghilterra e al Regno Unito. Ad Anfield, per esempio, l’inno nazionale non è gradito e persino le bandiere Union Jack e Croci di San Giorgio sono sparite. A ciò si aggiunge la storica e accesissima rivalità con la vicina Manchester, che tra il 1887 e il 1894 costruì un canale marittimo che tagliò fuori il porto di Liverpool e fece crollare il commercio della città. Un disastro, insomma, per una città operaia fondamentale basata sull’industria.

Due delle anime della città, la musica e il calcio, si incrociano ad Anfield

La storia di Liverpool, poi, è inscindibile dal mito dei Beatles, considerata tutt’oggi una delle band più celebri della musica mondiale. Il gruppo composto da Paul McCartney, John Lennon, George Harrison e Ringo Starr partì dal Cavern Club e in qualche anno divenne un fenomeno musicale a livello planetario. Tutt’oggi i richiami ai mitici Beatles sono visibili in tutta la città.

A Liverpool, però, musica e calcio si incrociano e ciò avviene sugli spalti della Kop, la famosa curva di Anfield. Non si può parlare del Liverpool, infatti, senza nominare il suo leggendario (e bellissimo) inno: You Never Walk Alone. La canzone, scritta originariamente dagli americani Richard Rodgers e Oscar Hammerstein per un musical del 1915, diventò famosa dopo il 1963 proprio perché fu adottata dai tifosi del Liverpool, che la cantavano durante le gare. Il brano è oggi considerato una sorta di simbolo del Liverpool.

Da Shankly, che portò il Liverpool al successo, al recente Klopp

Così come un simbolo della squadra è considerato Bill Shankly, l’allenatore scozzese che portò il club al successo e che tuttora è una delle figure più amate dai tifosi dei Reds. Grazie a Shankly, arrivato sulla panchina nel 1959, il Liverpool passò in qualche anno dal campionato cadetto alla massima serie inglese. Da allora non si fermò più, continuando a macinare vittorie su vittorie fino a diventare uno dei club più titolati d’Inghilterra.

Dopo le pagine oscure dell’Heysel e dell’Hillsborough, a cui seguì un periodo di calo, il Liverpool tornò alla ribalta fino ad arrivare ai giorni nostri, quando la storia del club si incrocia con quella di Jurgen Klopp. Considerato uno dei migliori allenatori della sua generazione, il tedesco ha condotto i Reds fino alla scorsa stagione, al termine della quale ha lasciato la panchina (ora occupata dall’olandese Arne Slot).

(Fonte: Corriere di Bologna, Luca Aquino)

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