Che attesa per i tifosi del Bologna: le emozioni del viaggio a Liverpool

Una notte aspettata una vita intera. Si, perché da quando il Bologna è approdato in Champions League, alla fine della scorsa stagione, tutti i tifosi Rossoblù aspettavano queste notti qui. Nulla togliere alla prima in casa, contro lo Shakhtar. Ma le grandi squadre, i grandi stadi, quelli che vedevi solo in TV o giocando alla Playstation. Questo aspettavano i tifosi del Bologna, per sentirsi grandi. E chi sarà fisicamente a Liverpool, non sta più nella pelle.

L’odissea più bella di tutte

C’è chi non vuole lasciare nulla al caso. Non ci si vuole far fregare da intoppi che potrebbero rovinare tutto. Chi ha avuto la fortuna – e la bravura, perché a quanto pare non è stato da tutti, sfortunatamente – di accaparrarsi un ambitissimo biglietto nel settore ospiti di Anfield, si è presentato anche ore e ore prima in aeroporto. Tutti, o quasi, da Milano. Lo scalo della città meneghina, ieri, è diventato un po’ Bologna, con un invasione di tifosi pronta a imbarcarsi in direzione Manchester.

Ma c’è chi ha fatto giri più lunghi, partendo da Bologna per arrivare in Spagna, direzione Inghilterra. C’è chi è arrivato all’aeroporto cambiando treni, autobus, in ogni modo. C’è chi quasi non ha dormito per arrivare ed essere sicuro di esserci (scusate il gioco di parole). Non è il giorno per rischiare.

Bologna, quanta emozione nei loro occhi

E lo vedi. La felicità è praticamente indescrivibile. Perché in molti non ci credono ancora che stanno per imbarcarsi. Che questa sera, alle ore 21, il Bologna scenderà in campo ad Anfield, contro il Liverpool. È ancora un sogno a occhi aperti, il quale verrà realizzato probabilmente al fischio d’inizio.

Quindi, ci si gode tutto. Il viaggio, l’attesa, i cori. I commenti con gli altri tifosi. Quello che potrà accadere, anche dopo questa partita. È come essere un po’ allo stadio. Pervadono le stesse emozioni, con un’attesa forse quintuplicata, per stare larghi. Mancano poche ore a Liverpool-Bologna, ma per molti è iniziata da più di un giorno.

Fonte – Gianmarco Marchini, Il Resto del Carlino

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