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Bologna FC

Sì, ora è un altro Bologna (Il Resto del Carlino)

Da Monza è diventato un altro Bologna, più determinato ed equilibrato. Il lavoro di Vincenzo Italiano comincia a portare i suoi frutti.

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Vincenzo Italiano
Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini x 1000 Cuori Rossoblù)

Il Bologna visto dopo la sosta è decisamente un altro rispetto a quello che a inizio campionato sembrava ancora non avere né capo né coda. Dalla rimonta di Como, arrivata dopo 70 minuti horror, la squadra sembra essersi trasformata in quanto a idee di gioco e atteggiamento, proprio le due cose che i rossoblù sembravano aver perduto.

L’altro Bologna

A Como, prima degli ingressi decisivi di Castro e di Iling-jr., il Bologna sembrava essere in una crisi senza fine. il 2-2 finale, arrivato dopo una reazione rabbiosa, non aveva lasciato soddisfatti giocatori e società, che si sarebbero aspettati qualcosa in più. Le 3 partite successive hanno però fatto vedere qualcosa di diverso, un Bologna più equilibrato e determinato.

Le prestazioni contro Monza, Atalanta e Liverpool ne sono la conferma. Contro i brianzoli era arrivata la prima vittoria stagionale, la partita al Dall’Ara contro gli uomini di Gasperini era stata ben controllata fino all’espulsione di Lucumì e ad Anfield, nonostante la sconfitta, si è visto il miglior Bologna di questa stagione. In 20 giorni sembra essere cambiato il vento.

I meriti di Vincenzo Italiano

L’ex tecnico della Fiorentina aveva preso una decisione molto importante la scorsa estate. Accettare la panchina rossoblù dopo la grande stagione portata a casa da Thiago Motta era una grande sfida. Gli addii di Zirkzee, Calafiori e Saelemaekers, 3 dei giocatori più incisivi dell’annata precedente, avevano ulteriormente complicato il suo lavoro.

L’inizio, come detto, non era stato dei migliori, ma adesso Italiano sembra aver capito come far rendere al meglio la squadra. La partita contro il Liverpool ne è una chiara dimostrazione. Lui, che è conosciuto per essere un allenatore che punta molto sul gioco offensivo, ad Anfield si è adattato all’avversario tenendo un baricentro più basso. Nonostante questo, il Bologna è riuscito a creare diverse palle gol.

Proprio su questo punto il mister deve far fare lo step decisivo ai suoi. I rossoblù creano spesso un’enorme mole di gioco, ma concretizzano poco. Tolto Castro, che ha avuto un mese di settembre straordinario, mancano le reti della restante parte del reparto offensivo. Serve maggior incisività principalmente da parte degli esterni offensivi.

Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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