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Basket

Banchi: «Gara intensa, palle perse e rimbalzi sono stati decisivi»

Le dichiarazioni post-partita del capo allenatore della Virtus Bologna, Luca Banchi, che ha analizzato la prima sconfitta europea delle V Nere

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Virtus-Segafredo
Foto Virtus Segafredo

Si apre con una sconfitta il cammino europeo della Virtus Segafredo Bologna, battuta dall’Efes per 67-76. Dopo quasi 35′ di battaglia, la formazione turca ha avuto la meglio sulle V Nere, grazie ad un break di 9-0 che ha spezzato le gambe a Belinelli e compagni. In casa bianconera continuano ad esserci alti e bassi, perchè a minuti di livello la Segafredo ha alternato black out rivelatisi poi decisivi per le sorti del match. Questo kappaò pesa sugli animi della Virtus, chiamata però a resettare subito visto che tornerà in campo domenica sera, ore 20, sempre all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno per affrontare Pistoia.

IL POST-PARTITA.

Al termine della gara ha parlato in conferenza stampa il capo allenatore della Virtus Segafredo Bologna, coach Luca Banchi, che ha così commentato la prestazione della propria squadra:

«E’ stata una gara intensa, mi congratulo con l’Efes che è stato continuo ed ha trovato i canestri che hanno fatto la differenza nel quarto periodo. Abbiamo avuto un inizio difficile quest’anno, affrontando una squadra molto forte con un roster profondo che ha permesso loro di arrivare lucidi nel quarto periodo con Larkin che ha fatto canestri importanti. Abbiamo sofferto a rimbalzo e perso qualche pallone di troppo, questa è stata la chiave della partita. Bisogna rasentare la perfezione in partite come queste».

«Ho cercato di mettere in campo la squadra migliore possibile. E’ ovvio che ci sono giocatori in condizioni fisiche differenti, siamo ad inizio stagione e dobbiamo colmare gap fisici e di centimetri in ogni ruolo. Pagavamo dazio un po’ ovunque, ci sono pochi spazi per trovare le nostre geometrie abituali di gioco ed ogni duello toglie energie. Ho cercato di attingere da tutti, abbiamo fatto una rotazione ad undici giocatori per cercare di tenere costante l’energia di gioco. A fare la differenza nel finale è stato un singolo, quanto fatto da Larkin nel quarto periodo è qualcosa di straordinario e per lunghi tratti siamo riusciti a tenere testa agli avversari».

«Abbiamo peccato al tiro, anche a causa della mancanza di energia. Ci manca ancora qualità e forse anche la condizione ma dobbiamo percorrere la giusta strada per arrivare a competere in un torneo molto duro, con un livello di squadre pazzesco».

«Clyburn fuori nel finale è stata una scelta tecnica, ho cercato di tenere in campo i quintetti più efficaci per tamponare le difficoltà».

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