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Bologna, possesso e controllo non bastano: le occasioni vanno capitalizzate

Bologna-Parma termina 0-0 tra superiorità numerica e dominio senza gol, è un’occasione mancata per i rossoblù: ecco le statistiche.

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Santiago Castro
Santiago Castro (© Damiano Fiorentini)

Il Bologna non è riuscito a sfruttare al meglio la superiorità numerica e il controllo del gioco nel match contro il Parma, terminato 0-0 allo stadio Dall’Ara. Dopo l’espulsione di Coulibaly al 52′, i rossoblù hanno mantenuto il controllo del gioco, ma senza riuscire a concretizzare le proprie azioni offensive. Una gara che, alla vigilia, sembrava poter offrire una vittoria per i felsinei, si è invece conclusa con un altro sterile pareggio. Ma vediamo cosa ci dicono le statistiche.

Le statistiche di Bologna-Parma

Dal punto di vista delle statistiche, il Bologna ha avuto un possesso palla schiacciante del 71%, contro un modesto 29% del Parma. La squadra di Vincenzo Italiano ha mosso il pallone con insistenza, totalizzando 570 passaggi, di cui 493 riusciti, a fronte dei soli 235 degli avversari. Nonostante questo dominio territoriale, gli expected goals (xG) del Bologna si sono fermati a 0.80, leggermente superiori rispetto allo 0.77 del Parma, segno del fatto che, per quanto riguarda il reparto offensivo, i felsinei non hanno avuto molto in più rispetto a gli ospiti.

Anche le occasioni create non hanno premiato la mole di gioco sviluppata. Il Bologna ha effettuato 19 tiri, ma solo 3 sono finiti nello specchio della porta. Il Parma, invece, ha risposto con 13 tiri, con 2 conclusioni pericolose. La squadra rossoblù ha mostrato difficoltà a capitalizzare le occasioni su calcio piazzato, nonostante i 13 calci d’angolo battuti contro i 6 degli ospiti.

Bologna-Parma vs Bologna-Atalanta: un confronto su base statistica

Confrontando queste statistiche con quelle della penultima gioenata, ovvero il pareggio per 1-1 contro l’Atalanta, emergono diversi spunti di riflessione. Mentre contro il Parma il Bologna ha dominato il possesso palla (71%), contro l’Atalanta era stata la squadra di Gasperini a prendere il controllo, con un possesso del 64%. Nonostante questa differenza, i rossoblù di Italiano hanno gestito entrambe le partite con una solida organizzazione difensiva, ma con un approccio offensivo piuttosto limitato.

La differenza più evidente tra i due match è negli expected goals. Contro l’Atalanta, il Bologna ha prodotto un misero 0.10 segno di una gara difensiva e con poche occasioni create, a fronte di un 2.00 dei bergamaschi. Contro il Parma, invece, gli xG sono stati migliori (0.80), ma ancora insufficienti per incidere realmente sulla partita. Inoltre, contro l’Atalanta, il Bologna non aveva creato nessuna grande occasione, mentre contro il Parma la statistica si è nuovamente fermata a zero, confermando le difficoltà nell’essere realmente pericolosi.

Tenendo sempre presente la portata dell’avversario, il numero di tiri evidenzia una crescita: contro l’Atalanta i rossoblù avevano totalizzato solo 5 tiri, mentre contro il Parma sono stati 19. Tuttavia, la precisione è rimasta un problema, con solo 3 tiri nello specchio in entrambe le partite.

Bologna, una difesa ben strutturata

Difensivamente, il Bologna  ha retto bene, con 2 parate decisive di Ravaglia e 18 contrasti vinti su 33 duelli, ma è mancata quella cattiveria sotto porta che avrebbe potuto fare la differenza, specialmente dopo l’espulsione di Coulibaly. Nonostante i ripetuti tentativi di affondare il colpo, i rossoblù non sono riusciti a trovare il guizzo vincente, lasciando che l’occasione sfumasse contro un Parma ben organizzato, ma mai effettivamente pericoloso.

Sempre da questo punto di vista, la prestazione contro l’Atalanta era stata più eroica, con ben 3 parate decisive di Skorupski e una difesa più solida contro una squadra molto più aggressiva. Anche i recuperi sono stati più significativi in quella partita (54 contro 51 contro il Parma), tenendo anche conto dell’inferiorità numerica del Bologna nel match contro i bergamaschi.

Nonostante le differenze, emerge una costante: il Bologna ha dimostrato una certa solidità difensiva, ma continua a mancare di incisività nelle transizioni offensive e nella finalizzazione, soprattutto nelle partite in cui potrebbe sfruttare situazioni favorevoli, come quella contro un Parma in dieci uomini per buona parte del secondo tempo.

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