Bologna FC
Dal cambio di modulo ai titolari: ecco le possibili soluzioni tattiche di Donadoni – 30 ott
Dal 4-3-3 al 3-5-2, passando per il 4-3-1-2. Roberto Donadoni potrebbe muoversi così, dal punto di vista tattico, nei prossimi mesi da allenatore del Bologna. Usiamo il condizionale perché al momento l’allenatore ha guidato solo due sessioni di allenamento e quindi siamo ancora nel campo delle ipotesi. Il passato e qualche indicazione dalla prima seduta, però, fanno emergere alcuni dettagli interessanti che andiamo ad analizzare, modulo per modulo.
4-3-1-2 – Giovedì a Casteldebole, Donadoni ha provato questo modulo, con alcune interessanti innovazioni tattiche, su tutte Marco Crimi terzino destro. Il “must” che l’allenatore sta dando alla squadra è quello di non lasciare troppo solo Mattia Destro in avanti. Proprio in funzione di ciò, l’allenatore di Cesano Bergamasco sta pensando di affiancare al numero dieci rossoblu un altro giocatore. Giovedì ha provato Mancosu, ma non è escluso che anche Mounier possa agire accanto a Destro. Il pericolo, però, è che il francese cosi veda limitato il suo raggio d’azione e la sua libertà di movimento, ma siamo sicuri che saprà adattarsi. A centrocampo, provati Donsah, Crisetig e Taider, con Diawara e Rizzo che rimarrebbero fuori. Brienza in questo modulo agirebbe da trequartista, pronto alla staffetta con Giaccherini.
4-3-3 – Donadoni non disdegna neanche il modulo usato dai rossoblu contro l’Inter. Si presentò proprio con il 4-3-3 sulla panchina della Nazionale, a Livorno nel 2006. Durante gli anni in azzurro ha usato quasi questo modulo, salvo rare eccezioni. In questo caso nel reparto arretrato sarebbero confermati Oikonomou e Gastaldello come centrali, con Rossettini che partirebbe dietro nelle gerarchie. Il ballottaggio principale riguarda la fascia destra con tre giocatori a contendersi una maglia. A centrocampo solito dubbio Crisetig-Diawara con Taider e Donsah che sembrano partire avanti nelle gerarchie. Davanti tridente con Mounier e uno tra Brienza e Giaccherini ai lati di Destro.
3-5-2 – Se da un lato, rimane difficile credere che a tre giorni dalla gara con l’Atalanta, Donadoni stravolga le idee tattiche di Rossi, dall’altra ci sono tutti i presupposti per pensare che il neo allenatore rossoblu possa arrivare anche al 3-5-2. Proprio il modulo con il quale con il Parma ha raggiunto l’Europa Leaugue, con Mirante in porta. Il 3-5-2, oltre a non lasciare solo Destro in avanti, consentirebbe anche di avanzare Masina sulla linea dei cinque centrocampisti. Il numero 25 potrebbe agire come esterno, esattamente come faceva Gobbi ai tempi del Parma, due stagioni fa. Stessa sorte di Masina toccherebbe a Ferrari, giocatore che in questo modulo si rivelerebbe jolly utilissimo. Il difensore può agire sia nei tre dietro che come esterno di centrocampo.Pronti anche Krafth e Mbaye che potrebbero giocare, anche loro, comr esterni nei cinque di centrocampi. Dietro, i tre della difesa sarebbero Oikonomou, Gastaldello e Rossettini. Nei tre interni di centrocampo, invece, Taider e Crisetig si giocherebbero la maglia da titolare in regia, con ai lati due tra Rizzo, Donsah e Diawara. Davanti Destro e Mounier, con Mancosu pronto a subentrare. L’altra ipotesi vedrebbe Mounier e Giaccherini (o Brienza) agire da esterni a centrocampo, e sembra la più probabile. Ma quando il mister rossoblu potrebbe optare per questo cambio di modulo? Ipoteticamente, dopo la sosta per le Nazionali, quando le due settimane gli permetteranno di lavorare sul modulo con più tranquillità.
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