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Calcio

Il ritorno degli azzurri: l’Italia di Spalletti sarà testa di serie nel 2026

L’Italia di Spalletti sarà testa di serie al Mondiale 2026: dopo anni difficili, gli azzurri sono pronti a tornare protagonisti.

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Il CT della Nazionale, Luciano Spalletti, parla agli Azzurri
Il CT dell’Italia, Luciano Spalletti, parla agli Azzurri (© FIGC)

Dopo anni difficili, segnati da due dolorose assenze consecutive dai Mondiali, l’Italia di Luciano Spalletti si prepara a tornare sulla scena globale con rinnovate ambizioni. Con la certezza di essere testa di serie al sorteggio per il Mondiale 2026, gli Azzurri segnano un passo importante verso il riscatto, un risultato che arriva come coronamento di un percorso di crescita e solidità, evidenziato nelle recenti prestazioni in Nations League.

Un’Italia verso il Mondiale 2026: la rinascita tanto attesa

La strada verso il Mondiale 2026 non è stata e non sarà facile. L’Italia, reduce da anni di delusioni e difficoltà, ha dovuto affrontare un profondo processo di rifondazione. Le mancate qualificazioni ai Mondiali del 2018 e del 2022 sono state autentici shock per una nazione abituata a vedere la propria squadra tra le protagoniste assolute del calcio internazionale. Tuttavia, questi fallimenti hanno anche innescato un cambiamento necessario, che ha visto l’arrivo di Spalletti alla guida della nazionale nel 2023.

Il tecnico toscano, forte della sua esperienza e della capacità di valorizzare i talenti a disposizione, ha lavorato per riportare la squadra ai vertici, puntando sulla costruzione di un gruppo coeso e ambizioso. Le recenti prestazioni in Nations League ne sono la prova, con gli Azzurri che hanno saputo conquistare punti importanti e posizionarsi come una delle squadre più temibili.

Il peso del ranking FIFA e l’importanza del sorteggio verso il Mondiale

La conferma di essere testa di serie nel sorteggio per il Mondiale 2026 rappresenta un traguardo cruciale. Nonostante la complessità del gruppo della Nations League, il primato dell’Italia è stato blindato grazie a una serie di risultati favorevoli, tra cui la vittoria decisiva della Spagna sulla Serbia. Questo ha permesso agli Azzurri di mantenere un piazzamento di rilievo nel ranking FIFA, dietro solo a colossi come Inghilterra, Portogallo e Olanda, ma davanti a molte altre nazionali di spessore.

Il ranking FIFA è diventato un parametro fondamentale nella definizione delle teste di serie per i grandi tornei internazionali. Essere inseriti nella prima fascia consente all’Italia di evitare scontri diretti con altre grandi europee come Francia, Germania e Spagna già nella fase a gironi, facilitando teoricamente il percorso verso le fasi a eliminazione diretta. Un vantaggio non da poco per una squadra che, pur in ripresa, ha ancora molto da dimostrare sul palcoscenico mondiale.

Spalletti e le sfide verso il 2026

Con la qualificazione quasi in tasca e una posizione di testa di serie assicurata, la vera sfida per Spalletti e il suo staff sarà mantenere alta la concentrazione e continuare a far crescere una squadra che possa competere con le migliori del mondo. L’Italia si trova in una fase di transizione tra veterani e una nuova generazione di talenti che sta emergendo con forza. Tra questi, il giovane Giacomo Raspadori, il regista Nicolò Barella e la neoscoperta Riccardo Calafiori, lanciata dal Bologna, rappresentano la spina dorsale di un futuro azzurro promettente.

La coesione del gruppo sarà un elemento chiave. Spalletti ha già dimostrato di saper gestire lo spogliatoio, creando un ambiente in cui i giocatori si sentono coinvolti e motivati. Il gioco dell’Italia è diventato più fluido e meno prevedibile, con una maggiore propensione alla verticalità e al possesso palla dinamico, un netto cambiamento rispetto agli schemi più conservativi del passato.

L’Italia di Spalletti e gli avversari nel panorama europeo

La competizione per il Mondiale 2026 sarà, come sempre, feroce. Oltre alle tradizionali potenze del calcio europeo come Francia, Germania e Spagna, altre squadre emergenti stanno guadagnando terreno. Croazia e Svizzera, ad esempio, sono vicinissime alla qualificazione e potrebbero rivelarsi avversarie temibili, mentre Ungheria, Polonia, Serbia e Danimarca si stanno contendendo gli ultimi posti tra le teste di serie.

L’Europa continua a rappresentare una vera e propria fucina di talenti, e ogni nazionale qualificata arriverà al Mondiale con l’obiettivo di sorprendere. Per questo l’Italia dovrà mantenere alto il livello di preparazione e non sottovalutare nessun avversario.

Con Luciano Spalletti al timone, gli Azzurri sembrano pronti a scrivere un nuovo capitolo della loro storia, puntando a riconquistare quel ruolo da protagonista che tanto manca al calcio italiano.

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