Bologna FC
Marani: “ Questa squadra è priva di anima” – 23 ott
Matteo Marani, esperto conoscitore di calcio e direttore del Guerin Sportivo, traccia il punto della situazione bolognese in un’intervista esclusiva a 1000curoirossoblu.
Sig. Marani, iniziamo toccando subito un argomento particolarmente bollente in questo momento; Delio Rossi. La società sta tardando nel mandarlo via oppure approva la scelta di confermarlo?
Io sono assolutamente sorpreso del fatto che sieda ancora sulla panchina del Bologna, mi sembra di essere tornato ai tempi di Maifredi, campionato di serie A 1987-1988, quando vincemmo la prima e perdemmo i sette match successivi. Continuare ancora con Rossi è sicuramente una decisione coraggiosa, ma penso che non sia ancora andato via per il fatto che non c’erano alternative valide. Si è fatto il nome di Guidolin; è un tecnico che ha caratteristiche per prendere una squadra in corsa, lo dico malgrado la piazza non abbia dimenticato a ragione il passato.
A Bologna manca un punto di riferimento; lei rimpiange una figura stabile come quella di Matuzalem?
Io rimpiango proprio Matuzalem, sia come persona che come giocatore. Rimpiango anche il fatto che non si sia comprato un atleta equivalente sul mercato. Una buona squadra non è costruita solo su qualità tecniche, ma anche di temperamento; l’attuale formazione è piena di giovani molto interessanti sul fronte tecnico, ma pare mancare una guida. Difatti alla prima difficoltà il gruppo inizia a sfaldarsi, forse perché non ci sono giocatori abbastanza esperti per la categoria. Matuzalem è andato al Verona per 300mila euro all’anno, e penso che il Bologna poteva benissimo spenderli quei soldi per uno come lui. Voglio ricordare che lui, sul finale della passata stagione, ha giocato al limite delle sue condizioni fisiche ed è comunque stato decisivo per la promozione.
Quella di sabato pomeriggio non sarà solamente una sfida tra Carpi e Bologna, penultimi contro ultimi in classifica, ma sarà anche uno scontro tra due “Bomber”; Borriello vs Destro. Cosa pensa di questi due attaccanti?
SPERIAMO DI AVER PRESO QUELLO GIUSTO! Scherzi a parte, dal punto di vista realizzativo, escludendo gli ultimi anni in cui ha avuto grossi problemi fisici, Borriello è uno che ha sempre segnato. Secondo me lui è un vero Bomber, purtroppo nella sua carriera ha raccolto meno di quel che il suo potenziale gli avrebbe permesso. Teniamo presente che Mattia Destro è nato nel 1991, Marco Borriello nel 1982.. ci sono quasi 10 anni di differenza, quindi Corvino ha voluto lanciarsi in un investimento per il futuro. Speriamo che Mattia possa trovare un po’ di serenità, perché è ciò che gli manca.
Il Carpi invece come sta? Chi o cosa bisogna temere maggiormente?
In questo momento, il Carpi ha quello che manca al Bologna, è munita di intraprendenza e capacità di inghiottire velocemente i bocconi amari. Nonostante i risultati, è riuscito a mettere in difficoltà tutte le suqadre con cui si è scontrata, ad esempio ha fatto tremare l’Inter sfoggiando una brillante prestazione che è stata macchiata da un’immeritata sconfitta. E’ una squadra che ci mette molto impegno, molto dinamismo ed è forte psicologicamente. Attenzione a Letizia, lato destro. Se il Bologna dovesse andare sotto di un gol, non avrà sicuramente la forza di reagire.
La serie A è alla portata di entrambe le squadre?
Secondo me, più del Bologna che del Carpi anche se non si direbbe guardando la classifica.
Ieri mattina il Carpi si è svegliato, è andato al Braglia di Modena per il consueto allenamento ma ha trovate le porte dello stadio sbarrate. Cosa ha portato Caliendo ad una decisione così drastica?
Situazione delicatissima; sostanzialmente c’è un accordo del comune con Modena e Carpi, ma la società biancorossa è indirizzata nel non pagare la loro parte in quanto sono intervenuti su dei contenziosi che riguardano il Modena Calcio. E’ un problema del tutto amministrativo. Dall’altra parte Caliendo non vuole avere padroni in casa sua e quindi gli ha chiuso le porte dello stadio. E’ una vicenda molto triste, specialmente per quei poveri tifosi del Carpi che volevano rimanere a giocare al Cabassi.
Siccome lei è un esperto osservatore di calcio, terminerei facendo un riassunto della situazione rossoblu. Cosa non funziona e cosa bisogna cambiare?
Vedendo giocare questa formazione, ho l’impressione che sia una squadra senza anima. Un gruppo formato da buoni giocatori, giovani, interessanti ma mancano quei due o tre elementi di riferimento, in grado di trascinare la squadra, che farebbero realmente la differenza. In questo momento sono troppo fragili psicologicamente.
(Foto: www.panathlonforli.it)
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