Odgaard convince: la prestazione a Marassi è stata di qualità

Se c’è una nota positiva nella trasferta di Marassi, si tratta sicuramente di Jens Odgaard. La scelta di Vincenzo Italiano si è rivelata vincente e, almeno fino allo 0-2, decisiva. Il danese, un vero jolly nel reparto avanzato rossoblù, è stato schierato come seconda punta alle spalle di Santi Castro e non come esterno. Nonostante un’intesa ancora da affinare, la prestazione del numero 21 rossoblù è stata convincente e questa è un’ottima notizia per Italiano. Saper di poter avere un’arma in più nel proprio reparto offensivo fa sempre comodo, soprattutto al netto dei tanti infortuni che stanno colpendo la squadra.

Se in conferenza stampa, Italiano aveva categoricamente cestinato l’idea di vedere Castro e Dallinga assieme, l’accoppiata Argentina-Danimarca sembra essere azzeccata. D’altronde, la duttilità di Odgaard è sicuramente una caratteristica interessante e che permette al Bologna di trasformare il canonico 4-3-3 in un modulo più dinamico e complesso da difendere.

La prestazione di Odgaard a Marassi

Oltre al gol del momentaneo 0-2, che di fatto aveva chiuso la partita, la prestazione di Jens è stata molto buona. Il suo impiego ha donato al Bologna un maggiore equilibrio in fase di contenimento ma anche di avanzata verso la porta di Leali. A differenza di quando viene schierato come esterno, nel ruolo di seconda punta Odgaard riesce perfettamente a fare da collante tra i due reparti. Lega il gioco, corre in copertura, offre fisicità e cerca di dialogare con i compagni, Orsolini e Dominguez sugli esterni e Castro davanti a lui. Al netto, quindi, del finale shock da parte dei rossoblù, Italiano può essere contento di aver trovato un’arma in più per il suo Bologna.

Jens Odgaard durante Genoa-Bologna (© Bologna Fc 1909)

Con Odgaard in campo il Bologna ha un’altra faccia

Le caratteristiche totalmente differenti dagli altri esterni rossoblù garantiscono ad Odgaard di elevarsi a jolly offensivo. Rispetto a Ndoye e Orsolini, ma anche di Dominguez, Jens è un giocatore meno pimpante e intraprendente, quanto più ordinato e impostato. In partite con squadre che attaccano molto utilizzando il centro del campo, il suo impiego dietro la punta centrale potrebbe essere chiave in fase di copertura grazie alla sua fisicità.

In attesa che Lewis Ferguson rientri, Italiano può aver trovato una soluzione temporanea, sebbene i due siano giocatori totalmente differenti. Quando lo scozzese rientrerà, allora il Bologna potrà tornare al canonico 4-3-3, ma fino a quel momento, ci sarà ancora spazio per Odgaard come seconda punta.

Fonte: Il Resto Del Carlino, Marcello Giordano

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