Bologna FC
Ndoye fiducioso su sé stesso e il Bologna: «Mi sbloccherò e la squadra è sulla buona strada»
L’intervista del numero 11 rossoblù al Corriere di Bologna
Rimasto fuori dalla trasferta di Genova contro il Genoa, Dan Ndoye è pronto a tornare in campo per l’appuntamento di domani in Champions League. Lo svizzero attende trepidante la seconda trasferta inglese consecutiva e crede fortemente nella squadra in vista delle prossime settimane e dei prossimi mesi.
«L’anno scorso abbiamo fatto una stagione magnifica, ma non dobbiamo pensarci. La maggior parte dei giocatori sono gli stessi, città e tifosi pure. La magia tornerà. Ogni squadra ha bisogno di tempo quando cambia allenatore – spiega Ndoye –. Non eravamo pronti all’inizio, ma adesso stiamo andando molto meglio perché sappiamo che cosa vuole Italiano».
Genova e Birmingham
È chiaro che l’ultima gara di campionato ha lasciato l’amaro in bocca alla squadra rossoblù. Avanti 2-0, il Bologna si è fatto rimontare. Ndoye ha guardato la gara da lontano, ma ha sofferto coi compagni: «Sarebbe stato importante fare un buon risultato a Genova. Meritavamo, ma è un momento così. Giocando ogni tre giorni, però, non si può puntare su una sola gara: abbiamo subito una chance per rifarci».
La gara di Birmingham contro l’Aston Villa sarà difficile e complicata. La squadra rossoblù vuole però reagire al momento negativo: «Sarà una partita difficile, è la Champions – esordisce Dan –. L’Aston Villa gioca molto bene con grande intensità con o senza palla, trovare un ambiente simile ad Anfield».
Ndoye, specialità dribbling
Velocità e tecnica. Sono le armi dell’esterno elvetico per fare la differenza. E questo porta l’esterno rossoblù ad essere bersagliato di falli dai diretti avversari: «Significa che il mio modo di giocare attira i calci e che dribblo bene. Continuerò così». L’uno contro uno, d’altronde, è la specialità della casa con tutti i tipi di difensori: «Prima avevo difficoltà con gli avversari più veloci. Ora penso di aver capito come superarli. E ho ampliato il mio repertorio di dribbling. Quando il marcatore è più aggressivo è difficile capire come fare a saltarlo, ma non mi è mai capitato di dire: “a questo non riesco ad andar via”». Sul dribbling e come fare a migliorarsi, poi, Ndoye racconta una curiosità: «Migliorare il dribbling? Mi è venuto facile fin da bambino. Imparo ogni giorno da video di YouTube o TikTok, soprattutto di Neymar, il mio idolo, e Vinicius».
Problema infortuni?
In questa prima parte del campionato, il numero 11 rossoblù ha dovuto fare i conti con un infortunio muscolare e quest’ultimo problemino che ha avuto origine dalle gare con la Nazionale. Episodi che sicuramente minano la tranquillità, ma il segreto è sempre nel duro lavoro settimanale: «Gli infortuni sono un argomento delicato Vorrei giocare sempre, ma è necessario gestirsi. A volte sento che il mio fisico non è al meglio. Anche se faccio del mio meglio lavorando molto in palestra, il corpo richiede riposo. È difficile recuperare se hai una partita ogni tre giorni».
Ndoye e il mal di gol
Nonostante abbia le armi tecniche per arrivare spesso al tiro e segnare tanti gol, Dan spera di sbloccarsi: «So che devo fare più gol e più assist. Il gol è la cosa che mi manca di più ma so che sono sulla buona strada: le
reti arriveranno. Credo nelle mie qualità, mi basta farne uno per sbloccarmi». Allora che cosa succede quando Dan arriva al tiro: «È un limite mentale. Ma non ho paura, solo che penso troppo davanti alla porta».
fonte: Emilio Marrese, Corriere di Bologna
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