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Champions League

Come gioca l’Aston Villa di Unai Emery? Una squadra adatta a tutte le situazioni di gioco

L’analisi tattica della formazione britannica, avversaria dei rossoblù questa sera in Champions League

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Unai Emery, allenatore Aston Villa
Unai Emery, tecnico dell’Aston Villa (© 1000 Cuori Rossoblù)

Questa sera il Bologna affronterà la seconda trasferta inglese su tre gare di Champions League, a Birmingham contro l’Aston Villa. La formazione rossoblù è chiamata ad una grande prestazione per reagire al pareggio beffardo di Genova contro il Grifone.

Di fronte però avrà un avversario, sulla carta superiore, e dovrà compiere una vera impresa per portare a casa un pareggio dalla sfida. Sarà anche la sfida tra due allenatori di filosofie diverse come Unai Emery per il club inglese e Vincenzo Italiano alla guida dei rossoblù. Da parte un tecnico versatile, in grado di rendere preparata e completa la sua squadra in varie situazioni; dall’altra un tecnico, quello del Bologna, amante del dominio del gioco e del controllo della gara.

Unai Emery, l’Aston Villa e il suo classico 4-4-2

Dopo il salto in avanti fallito per ben due volte, al PSG come all’Arsenal, Unai Emery è ripartito dal Villarreal. Il tecnico basco aveva già ampiamente dimostrato il proprio valore ai tempi del Siviglia, ma a livello di big europee non era riuscito a sfondare. Complice due momenti storici complessi per Paris Saint-Germain e soprattutto Arsenal.

Nonostante le giustificazioni di circostanza, il tecnico era stato pesantemente criticato sia a Parigi che a Londra. Sotto accusa, infatti, era finito il suo modo di giocare molto attento alla fase difensiva e meno sviluppato nelle situazioni offensive.
Infatti, Unai Emery è un allenatore che predilige il dominio della partita tramite le fase di non possesso e l’utilizzo della verticalità e degli spazi aperti per colpire gli avversari, e così ha fatto anche all’Aston Villa. Motivo per cui nel corso delle sue numerose avventure ha sempre utilizzato il 4-4-2 come modulo base. Uno schieramento che permette alla sua squadra di essere sempre in controllo sia della parte centrale del campo che delle fasce.

Come giocano i Villans?

L’Aston Villa di Unai Emery è una squadra che si può definire camaleontica. In fase di non possesso si difende con un ordinatissimo 4-4-2, in cui la squadra cerca di rimanere corta e i due attaccanti schermano la zona centrale, mentre gli esterni offensivi aiutano i terzini sulle fasce. La squadra è a suo agio nell’attendere l’avversario schierata dietro e non è ossessionata dal possesso del pallone. Anzi, talvolta, l’Aston Villa di Unai Emery attende per recuperare palla bassa, e ripartire immediatamente in verticale sfruttando gli spazi dietro la difesa.

Anche in fase di possesso la squadra di Emery cerca sempre di bucare in verticale le linee avversarie. Il 3-2-5 spesso disegnato nella costruzione del basso è utile a cercare le giuste posizioni per riceve il pallone tra le linee e saltare le linee di pressione (così è arrivato il gol vittoria contro il Bayern). La squadra inglese è abituata a rischiare il passaggio verticale e non ha paura di perdere il pallone, anche in ripartenza dal basso. Infatti, ha la capacità di affrontare serenamente anche le situazioni di perdita del possesso in ripartenza. Ripiega in maniera ordinata, con il trio difensivo attento nella transizione negativa seppur improvvisa.

Jhon Duran (© 1000 Cuori Rossoblù)

Jhon Duran, attaccante dell’Aston Villa (© 1000 Cuori Rossoblù)

Grande attenzione, da parte del Bologna, va riposta sugli esterni e sul centravanti Ollie Watkins e Jhon Duran. Si tratta di giocatori molto rapidi e bravi ad attaccare gli spazi. E tutti hanno diversi gol nei piedi.

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