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CorBo – Derby azzurro per la panchina – 22 ott

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Il sogno si chiama Cesare Prandelli, la realtà è Roberto Donadoni. Claudio Beneforti ci riporta sul Corriere di Bologna di oggi che anche ieri sono partite numerose telefonate da Casteldebole in direzione Montreal, e Joey Saputo ha fatto sapere che solo lunedì, quando arriverà in Italia, e dopo aver guardato il risultato di Carpi-Bologna, deciderà quale delle due strade intraprendere.

La strada che porta a Prandelli è sicuramente molto più costosa di quella che porta a Donadoni, tutto di pende da ciò che vorrà fare il chairman rossoblù, che sì vorrebbe un tecnico di primissima fascia, ma allo stesso tempo non può trascurare il lato economico. Donadoni è un tecnico molto importante, che ha fatto bene negli ultimi campionati a Parma e che è uscito da grande persona da un’annata terribile, coincisa con il fallimento della squadra stessa. Chiaramente non ha lo stesso carisma di Prandelli, ma potrebbe essere una soluzione costruttiva, anche perché i tifosi rossoblù vedrebbero di buon occhio il suo arrivo sotto le Due Torri.

Per ora si può dire quindi che Donadoni si trova prima di Prandelli nella lista della società, tutto dipenderà dalle richieste dell’ex tecnico del Parma, dato che, se quest’ultimo dovesse avanzare pretese alte per il suo contratto, Saputo potrebbe iniziare ad alimentare quello che è il suo vero sogno attualmente, e provare a portare così l’ex tecnico di Galatasaray e Fiorentina sulla panchina del Bologna.

Quello che è certo è che il Bologna, come già era stato fatto l’anno scorso, ha perso tempo. La società è stata condizionata da un indecisionismo quasi ridicolo, considerando che Rossi era stato già fatto virtualmente fuori prima della sfida contro il Palermo. Anche perché se la società decidesse il nuovo allenatore, non potrebbe certamente correre il rischio di vederselo soffiare da un’altra società solo perché si continua a perdere tempo, e ne abbiamo avuto un esempio l’anno scorso quando la società, anche in quel caso indecisa, si è fatta sfuggire Reja a favore dell’Atalanta.

Intanto Fenucci ha rilasciato alcune dichiarazioni martedì: “Sportivamente è un momento molto difficile, in 19 anni ne ho vissuti simili anche se non così in basso. Dal primo giorno di ritiro abbiamo detto che sarebbe stato un anno difficile, ma sui giornali leggo di un pessimismo cosmico che non mi piace”. Tre punti, otto partite e sette sconfitte. Purtroppo, signor Fenucci, motivi per essere ottimisti non ne vediamo.

(Foto: www.zimbio.com)

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