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I grandi eventi sportivi attraggono i tifosi e gli hacker: scopriamo perché
Sono decine di milioni i tifosi che seguono con grande passione i principali eventi sportivi su scala globale. Visto l’enorme interesse che queste kermesse riescono ad attirare, non ci sorprende scoprire che anche gli occhi degli hacker si posano spesso su Olimpiadi, Mondiali di calcio e Super Bowl.
Vediamo insieme qualche caso recente, l’impatto che ha avuto sull’economia e la reputazione del grande pubblico, per poi tirare le somme sulle cose che cosa possiamo fare per proteggerci ogni volta che ci approcciamo al mondo dello sport online.
L’impatto dello sport sul turismo
L’Italia ha una tradizione sportiva molto lunga: anche per questo motivo, eventi come i Mondiali di calcio o il Giro d’Italia generano moltissimo interesse. Prendendo ad esempio alcune competizioni che si svolgono nel nostro territorio, la Corsa rosa nel 2024 ha attirato oltre 10 milioni di spettatori lungo le strade delle tappe, mentre le Finali ATP di Torino hanno registrato più di 160.000 presenze in una sola settimana.
L’evento sportivo non è più circoscritto alla competizione vera e propria: a corollario del match ci sono diverse altre occasioni per coinvolgere i fan interessati a scoprire di più sul mondo dello sport o sui loro beniamini.
Proprio così si viene a creare un forte impatto economico legato al turismo. Ad esempio, gli Europei del 2021 hanno portato circa 250.000 milioni di turisti in più nelle città italiane che hanno ospitato alcuni dei match, offrendo un’opportunità in più per mostrare le bellezze che la nostra cultura è in grado di regalare.
Perché i criminali informatici sfruttano gli eventi sportivi
In corrispondenza dei match più importanti, si possono collegare milioni e milioni di persone alla stessa piattaforma di streaming, per non parlare dei portali per il betting e dei social media. Si viene così a creare una sorta di “banchetto” molto ghiotto per i cybercriminali.
Fra gli attacchi principali si possono citare:
- Phishing: gli hacker creano siti web simili alle piattaforme più conosciute per la vendita di biglietti o merchandising, come ad esempio TicketOne. Durante gli Europei di calcio del 2020, il phishing è aumentato del 25% in Italia, sfruttando il grande interesse per i biglietti delle partite più attese.
- Malware: le app di streaming non ufficiali possono nascondere malware e altri virus in grado di rubare dati di vario tipo. Durante i match aumentano le ricerche online relative a piattaforme di streaming gratis: ed è qui che le app dannose trovano terreno fertile per diffondersi tra i tifosi.
- Attacchi DDoS: le offensive Distributed Denial of Service prendono di mira i server che gestiscono siti web ufficiali o piattaforme di streaming, bloccandoli temporaneamente. Anche se sembra meno rilevante rispetto al passato, questo tipo di attacco si è fatto sentire con forza durante le Olimpiadi di Rio.
L’impatto economico degli attacchi informatici
I danni economici derivanti agli attacchi informatici durante gli eventi sportivi sono molto elevati. Secondo il Rapporto IBM 2023, il costo medio di una violazione dei dati in Italia è di circa 3,5 milioni di euro. Considerando la rilevanza internazionale di alcuni eventi, si stima che le frodi online più importanti potrebbero avere ripercussioni da decine, se non centinaia, di milioni di euro.
Come proteggersi
Gli eventi sportivi sono sempre più digitali e per questo serve uno scatto di consapevolezza da parte dei tifosi. Per stare al sicuro, consigliamo di utilizzare una rete privata virtuale per navigare senza farsi tracciare da terzi, proteggendo al tempo stesso i propri dati.
Inoltre, a seconda dell’ampiezza della rete di server, si potrà cambiare la propria posizione virtuale, accedendo così a un catalogo più ampio di contenuti sportivi. Ad esempio, ci si può collegare a un server statunitense o uno localizzato in Canada con una VPN, per seguire gli eventi in lingua inglese o francese, per potenziare le proprie competenze linguistiche mentre si segue la propria passione.
Inoltre, vale la pena rivolgersi esclusivamente a piattaforme affidabili e con una buona reputazione. Non fornire mai informazioni personali a un sito online, dopo aver verificato con grande attenzione l’indirizzo URL e le recensioni online su portali come TrustPilot.
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