Italiano è a rischio?

Il day after Aston Villa-Bologna, sul banco social degli imputati ci torna mister Vincenzo Italiano. Considerata l’unica vittoria stagionale dei rossoblù finora e le occasioni perse in campionato, l’allenatore può davvero rischiare di essere esonerato?

La prestazione di Birmingham

La gara di Birmigham, già prima di essere giocata si sapeva non sarebbe stata determinante in alcun giudizio circa la guida tecnica e, chiaramente, così è stato.  Cosa, invece, ha sottolineato la terza gara di Champions League dei rossoblù è la differenza oggi incolmabile tra chi gioca davvero il torneo per puntare in alto, come testimonia la classifica, e chi dovrà dare molto di più per non uscirne a fine gennaio.

Il Bologna, questo Bologna, è lontanissimo dall’Aston Villa e gli sprazzi di gioco in avvio (dati più dall’emozione, giustificatissima, che dalle chiavi tattiche) non compensano il totale controllo avversario della ripresa. Qui, però, Italiano può farci poco.

Cosa sta mancando al Bologna di Italiano

E’ inutile girarci intorno, manca vincere (e quindi i punti). Una sola vittoria su 12 partite è troppo poco. Non basta dire che se ne sono perse solo tre di cui due in Champions contro delle “signore squadre” e una contro la capolista della Serie A. Se è vero che il Bologna ha perso le gare che ci si poteva aspettare avrebbe effettivamente perso, non si può dire il contrario su quelle che, al contrario, erano da chiudere con il bottino pieno.

Nel post-partita di Villa Park lo stesso mister ha detto: «Sono convinto che ci sbloccheremo». Auspicio che, però, deve anche concretizzarsi in fatti altrimenti certi treni di ambizione si perdono.

Qui torna la stessa domanda: cosa può farci un allenatore che sta lavorando (e si vede) sul cinismo sotto porta? Già qualcosa in più nel tenere alta la tensione nell’arco dei 90 minuti.

Vincenzo Italiano (©Bologna Fc 1909)

Cambiare nel mezzo di un tour de force?

Infine, bisogna considerare che cambiare guida tecnica nel mezzo di un calendario fittissimo con impegni ogni tre giorni è complicatissimo, oltre che azzardato.

Un nuovo tecnico avrebbe bisogno di tempo per prendere in mano la situazione. Tempo che in questo momento non c’è. Al di là della scossa inevitabile che potrebbe portare, tutto il resto sarebbe da ricostruire mentre le partite (a questo punto tutte delicate) si susseguono ed individuare un profilo abituato ai palcoscenici del Bologna non è un lavoro che si esaurisce in poco tempo.

La risposta al titolo è, quindi: No. Molto probabilmente no, a meno che la situazione non precipiti. Con buona pace di una parte del tifo, sostituire Italiano ora non sarebbe in linea con la progettualità societaria.

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