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Bologna, come due facce della stessa medaglia

Il Bologna sorprende in Champions con prestazioni grintose, ma in Serie A perde punti cruciali: cosa che cambia nella mentalità?

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I giocatori rossoblù in Aston Villa-Bologna (© Bologna Fc 1909)

Dopo 60 anni di attesa, il Bologna è tornato a calcare i palcoscenici della Champions League, ma la gioia di questa storica qualificazione si sta scontrando con una realtà ben diversa in campionato. Mentre in Europa i rossoblù mostrano grinta e determinazione, come evidenziato nella recente sfida contro l’Aston Villa, in Serie A la squadra sembra smarrita, incapace di mantenere la concentrazione e di concretizzare le occasioni. Questa dualità di atteggiamento solleva interrogativi fondamentali: perché il Bologna si presenta come una squadra rinvigorita in Champions e, al contempo, si lascia sfuggire punti preziosi in un campionato che richiede massima attenzione? Tutto risiede nell’importanza di trovare un equilibrio tra il sogno europeo e le necessità del campionato

Le partite in Champions League e in Serie A

Fino ad oggi, il Bologna ha giocato tre partite in Champions League. Il debutto contro lo Shakhtar Donetsk ha regalato un pareggio senza reti, mentre la sfida contro il Liverpool ha visto i rossoblù uscire sconfitti con un 2-0. Tuttavia, nella partita di ieri sera contro l’Aston Villa, la squadra ha mostrato un atteggiamento decisamente più determinato, culminando in una prestazione che, sebbene terminata con una sconfitta, ha evidenziato la volontà di affrontare le avversità con grinta e impegno.

Dall’altra parte, il cammino in Serie A è stato più deludente. Il Bologna ha collezionato ben sei pareggi nelle prime otto giornate, evidenziando un’incredibile difficoltà nel trovare la rete e nel chiudere le partite a proprio favore. La partita contro il Genoa, dove la squadra era in vantaggio di 2-0 e si è lasciata sfuggire la vittoria con un pareggio, è l’emblema di un problema di mentalità e concentrazione. In questo caso, la mancanza di motivazione nei momenti cruciali ha portato a un risultato che poteva e doveva essere evitato.

Il Bologna e due mentalità diverse

Il contrasto tra le prestazioni in Champions e in campionato è visibile. Nella competizione europea, il Bologna sembra abbracciare l’importanza del momento, affrontando le partite con un atteggiamento più concentrato, atteggiamento grazie al quale il Bologna riesce a contrastare bene l’Aston Villa, con le giocate di Ndoye e Fabbian e il muro di Lucumì e Skorupski. Al contrario, in campionato, la squadra appare poco motivata, come se il peso delle aspettative e la pressione per ottenere risultati pesassero sulle spalle dei giocatori. Questa dicotomia è preoccupante, specialmente considerando che il Bologna ha come obiettivo non solo la partecipazione alla Champions, ma anche la permanenza nelle posizioni alte della classifica di Serie A per garantirsi un futuro in Europa.

Viene quindi da chiedersi perché la stessa squadra che sfida a viso aperto i giganti europei sembra perdere la fame quando si tratta di affrontare avversari di campionato? È una questione di mentalità o di pressione? Queste domande richiedono risposte urgenti.

Bologna: Champions League e campionato, questione di priorità

È comprensibile che il Bologna voglia fare bella figura in Champions League, soprattutto dopo un lungo periodo di assenza. Tuttavia, la priorità deve rimanere il campionato. Uscire a testa alta da un match contro l’Aston Villa, che è attualmente terza in Premier League, non deve tradursi in un’accontentarsi che potrebbe rivelarsi deleterio per il percorso in Serie A. Ogni punto perso, come quelli contro il Genoa, potrebbe costare caro per l’epilogo di una stagione. Il Bologna deve trovare un equilibrio tra l’impegno in Champions e le necessità in campionato.

Le prestazioni in Europa, seppur importanti, non devono far perdere di vista l’obiettivo primario, ovvero una stagione competitiva in Serie A. Perché ricordiamo: l’unico modo per garantire un ritorno in Europa l’anno prossimo è mantenere la concentrazione e l’attenzione su ogni singola partita del campionato. Se la squadra continuerà a “gettar via” punti preziosi, il sogno europeo potrebbe trasformarsi in un miraggio, vanificando gli sforzi e la passione di un’intera tifoseria.

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