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STADIO: Carpi crocevia del futuro rossoblù: se va male ecco cosa succede – 20 ott

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Carpi decisivo per il futuro rossoblù: come ricorda Furio Zara oggi sulle pagine di “STADIO”, anche la scorsa stagione la trasferta carpigiana segnò un cambiamento nel presente del Bologna, che vide la panchina del suo allenatore Diego Lopez iniziare a scricchiolare dopo un 3 a 0 incassato al Cabassi. Un mese dopo la panchina sarebbe saltata, e il tecnico uruguaiano avrebbe salutato per fare posto a Delio Rossi, che però non è riuscito ancora a fare breccia nel cuore di una tifoseria che non immaginava certi patimenti. Tutte le possibili giustificazioni a favore del tecnico diventano sempre più deboli mano a mano che le giornate passano e le vittorie non arrivano: Delio ha vinto soltanto 3 gare su 16 da quando guida i rossoblù, e in A per adesso lo score segna 7 sconfitte su 8 gare, record o giù di lì. Zara ricorda del resto che la fiducia nel tecnico non sembrava altissima già il giorno dopo la sbornia per la festa-promozione (arrivata anche grazie alla fortuna) ma sembrò doveroso confermarlo, visto anche che si parlava di una squadra da ricostruire dalle fondamenta: bene, si può dire che non sia stata ricostruita benissimo, con la mancanza di un regista di esperienza nel mezzo e di una punta che sia valida alternativa a Destro, che per adesso stenta. Tutte valide giustificazioni, ma fino a Carpi: dovesse andar male anche la prossima, con 8 sconfitte in 9 gare, come si potrebbe tenere Rossi ancora saldo in panchina in attesa di una rivoluzione che – vada come vada – avverrà sicuramente il prossimo giugno? Ecco quini che spuntano le ipotesi nel caso in cui Rossi fallisca anche la prova d’appello rappresentata dal Carpi: la prima vede un breve interregno (la coppia Magnani-Perez, oppure Colucci) in attesa di un traghettatore abile nelle salvezze difficili, magari Corini o Di Carlo, e poi a giugno si riparte; la seconda vuole uno sforzo importante da parte della società, per prendere adesso l’allenatore che si vorrebbe al prossimo giugno, e i nomi sono sempre quelli di Montella, Mazzarri e Donadoni. E poi? Poi c’è la terza ipotesi, e cioè tenere comunque Delio Rossi, in attesa che il vento cambi, consapevoli che tutti insieme si va avanti e che solo lui alla fine conosce abbastanza una squadra giovane e di talento ma con poche certezze. Ma è davvero un’ipotesi possibile? Meglio sarebbe vincere con il Carpi e non pensarci più…

foto: www.ansa.it

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